Mafia, chiesti 20 anni di carcere per Rosalia Messina Denaro

Tp24 INTERNO

/03/2024 15:46:00 I pubblici ministeri della DDA di Palermo, Piero Padova e Gianluca de Leo, hanno chiesto la condanna a 20 anni di carcere per Rosalia Messina Denaro, sorella del boss mafioso Matteo Messina Denaro. La donna, arrestata nel marzo 2023, è accusata di associazione mafiosa aggravata e ricettazione. Secondo gli inquirenti, Rosalia avrebbe aiutato il fratello a sottrarsi alla cattura per anni, gestendo per suo conto la "cassa" della famiglia mafiosa e la rete di trasmissione dei "pizzini". (Tp24)

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I pm della dda di Palermo, Piero Padova e Gianluca de Leo, hanno chiesto la condanna a 20 anni di carcere per la sorella di Matteo Messina Denaro, Rosalia, accusata di associazione mafiosa aggravata e ricettazione. (La Repubblica)

Per i lunghi anni della latitanza avrebbe aiutato il fratello Matteo Messina Denaro a sottrarsi alla cattura gestendo la "cassa" della "famiglia" mafiosa e la rete di trasmissione dei "pizzini" con i quali il boss comunicava e dava istruzioni a fiancheggiatori e amici. (Today.it)

Davanti alla clinica La Maddalena di Palermo. Chi è Rosalia Messina Denaro (Open)

La donna è in carcere da marzo dell'anno scorso. Secondo gli inquirenti avrebbe aiutato per anni il fratello a sottrarsi alla cattura e avrebbe gestito per suo conto la "cassa" della "famiglia" mafiosa e la rete di trasmissione dei cosiddetti pizzini, consentendo così al capomafia di Castelvetrano di mantenere i rapporti con i suoi uomini durante la sua latitanza trentennale. (Fanpage.it)

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA I pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Piero Padova e Gianluca de Leo, hanno chiesto la condanna a 20 anni di carcere per Rosalia Messina Denaro, sorella del boss di Castelvetrano. (Quotidiano di Sicilia)

Del 2024-03-29 La donna per gli inquirenti avrebbe aiutato per anni il fratello nella latitanza ed avrebbe gestito per suo conto la "cassa" della "famiglia" mafiosa. La sorella sarebbe stata a capo della rete di trasmissione dei 'pizzini', consentendo così all'ex superlatitante di mantenere i rapporti con i suoi uomini durante la sua lunga latitanza. (Castelvetrano News)