Fumo, l'esperto: “Il divieto negli spazi aperti serve solo contro l'emulazione”

La Stampa INTERNO

«Le ragioni del divieto di fumo all’aperto trovano una giustificazione per quanto attiene alla prevenzione dei meccanismi di emulazione e rientrano nell’ambito delle politiche di denormalizzazione del fumo di sigaretta . Non sempre però questi divieti, già adottati da altri Paesi, anche per gli spazi aperti, appaiono sufficientemente argomentati e spiegati su base scientifica». Il dottor Fabio Be… (La Stampa)

Su altre fonti

"La delibera del Comune di Torino approvata in Consiglio, che peraltro non abbiamo ancora avuto la possibilità di vedere", spiega Vincenzo Nasi, presidente dell’associazione torinese dei pubblici esercizi Epat Ascom, "pone il divieto di fumo 'in ogni caso in presenza di bambini o di donne in gravidanza e in ogni luogo all’aperto ad una distanza inferiore di 5 metri da altre persone, senza il loro consenso esplicito': questo significa includere anche i dehors dei ristoranti e dei locali. (TorinOggi.it)

Mentre il parlamento britannico vota a favore del piano di governo che punta a istituzionalizzare una generazione “smoke-free“, con un disegno di legge annunciato dal primo ministro conservatore Rishi Sunak lo scorso anno, e che renderà illegale la vendita di sigarette e quant’altro affine a chiunque sia nato dopo il 1° gennaio 2009, a Torino si comincia a prendere le misure col divieto di fumo all’aperto ad una distanza inferiore di 5 metri da altre persone. (Secolo d'Italia)

Il Comune del capoluogo piemontese ha introdotto il divieto di fumare sigarette all’aperto, a meno che non vi sia una lontananza di 5 metri dalle altre persone, o un consenso delle stesse. Anche Torino segue l’esempio di altre città italiane ed europee. (ByoBlu)

Dal 2025 Milano vieterà le sigarette in tutti gli spazi pubblici, con multe fino a 240 euro: fumare sarà consentito solo in zone isolate, dove sia possibile rispettare una distanza di almeno dieci metri. (Fanpage.it)

Non sarà, infatti, possibile fumare in presenza di donne in gravidanza e all’aperto. Soltanto ad una distanza di 5 metri da altre persone è l’attuale condizione che svia il divieto concedendo ai fumatori più fedeli “un po’ d’aria” da questa nuova legge. (Internapoli)

Ma già oggi i fumatori devono scegliere con cura dove accendersi una «bionda». La norma è contenuta nel Regolamento per la qualità dell'aria del Comune approvato nel 2020. (Corriere Milano)