Dal taglio del cuneo fiscale fino a 194 euro in più nelle buste paga di fine anno

Sky Tg24 INTERNO

Sul fronte delle pensioni, l'anticipo della rivalutazione al 2% (cui si aggiunge il riconoscimento anticipato del conguaglio dello 0,2% per il 2022) avrà come effetto, calcola sempre la Cgil, un aumento degli assegni da un minimo di 11 euro al mese (42 euro lorde per il trimestre) per chi percepisce una pensione media mensile di 500 euro, a un massimo di 52,34 euro (201,21 il totale lordo ottobre-dicembre) per assegni mensili di 2. (Sky Tg24 )

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Questo perché gli incrementi di reddito sono proporzionali e non uguali per tutti come era nel caso dei 200 euro. Il beneficio cumulato grazie al decreto Aiuti bis sarà dato dai 12 euro di differenza percepiti per sette mensilità (è inclusa la tredicesima) quindi 84 euro. (ilgazzettino.it)

Tradotto in numeri, il 2% di una pensione di 500 euro corrisponde ad un aumento di 10 euro ossia 30 euro per tre mesi. Mettiamo sotto la lente di ingrandimento l’aumento delle pensioni per capire a quanto ammonterà e se influirà anche sulla tredicesima. (InformazioneOggi.it)

Ma vediamo nelle varie fasce di reddito che cosa cambia nelle buste paga dei lavoratori dipendenti, prendendo come riferimento il reddito lordo annuo: Non sarà certo un affare ma, come si suol dire, è sempre meglio di niente. (La Legge per Tutti)

Infatti nella forbice tra i 10mila euro e 20mila euro lordi (corrispondente ad una retribuzione mensile media di 1.150 euro lordi), il beneficio mensile netto si attesta tra i 7 euro e i 12 euro. A pochi centesimi di differenza si attesta il vantaggio netto mensile per i lavoratori con una retribuzione annua lorda di 35mila euro che ottiene un vantaggio mensile pari a 18,20 euro e sul periodo pari a 127,37. (Il Sole 24 ORE)

Le date per il pagamento dell’Assegno Unico, però, variano da soggetto a soggetto, a seconda della propria posizione. Il 5 e l’8 agosto 2022, l’Istituto previdenziale provvederà al pagamento delle mensilità arretrate di luglio e di maggio/giugno. (InformazioneOggi.it)

In termini pratici, vuol dire che lo Stato chiederà ai lavoratori meno contributi per la pensione e il welfare. Taglio del cuneo fiscale (e dei contributi). Dall’iniziale 1%, il taglio del cuneo fiscale è passato all’1,2%, in aggiunta allo sgravio contributivo dello 0,8% stabilito da gennaio e attualmente in vigore (oltre che alla riduzione dell’Irpef e all’assegno unico per i figli). (QuiFinanza)