Il Pd è un gran bazar: candida il diavolo e l’acqua santa

Nicola Porro INTERNO

Il Pd è una polveriera ma nessuno può dirsi sorpreso. Sin dalla sua nomina, Elly Schlein ha spaccato il partito, allontanando i potenziali elettori. Non è un caso che i dem siano più o meno alle stesse percentuali delle ultime politiche. A complicare ulteriormente il cammino ecco le elezioni europee. Non si tratta di un problema di programma, quanto di composizione delle liste. In altri termini, la criticità è rappresentata dalle poltrone. (Nicola Porro)

Su altri giornali

Lo ha detto Carlo Calenda a SkyTg24. Porterebbe a una questione di principio per l'Ungheria e sarebbe difficile da risolvere...". (Tiscali Notizie)

Eccoci ad Occhio al caffè, la rassegna stampa politicamente scorrettissima curata da Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero. Il tribunale ungherese non le ha concesso i domiciliari. (Liberoquotidiano.it)

Qualcuno al Nazareno pensa che la candidatura alle europee della “maestra” potrebbe essere un autogol pazzesco. Non è una frase esplicita, per fortuna, ma ciò che emerge negli ambienti della sinistra guidati da Elly Schlein, per atteggiamento e dichiarazioni, nell’ultimo mese. (Il Primato Nazionale)

Perché il baccano attorno al suo caso, la politicizzazione estrema, le accuse all’Ungheria, non l’aiutano. Ilaria Salis ringrazi la sinistra italiana se resta ancora in carcere. (Liberoquotidiano.it)

«Candidiamo Ilaria Salis? Ma che stiamo diventando, Potere Al Popolo?». Nelle chat dei parlamentari Pd, ieri mattina, si era scatenato il putiferio: «Vogliamo fare i radicali? Ma ricordiamoci che la Salis non è Tortora. (ilGiornale.it)

Mentre impazza la voce di una candidatura di Ilaria Salis alle elezioni europee con il Pd proprio nel giorno del no ai domiciliari e delle catene al processo, ci si chiede se sia una buona idea e che cosa potrebbe succedere. (Liberoquotidiano.it)