Ilaria Salis, negati i domiciliari: di nuovo in aula in manette. Il giudice: «Non sono tanti 13 mesi di carcere cautelare». Prossima udienza il 24 maggio

ilmessaggero.it INTERNO

Ilaria Salis, negati i domiciliari alla docente italiana in carcere a Budapest. Il giudice ungherese Jozsef Sòs ha stabilito che la 39enne dovrà rimanere ancora nel carcere di massima sicurezza di Gyorskocsi Ucta. La donna si trova in carcere da 13 mesi con l'accusa di aver aggredito tre militanti di estrema destra. A sostenere la causa di Ilaria una delegazione di parlamentari dell'opposizione, dal Pd al M5S, da Avs a Italia Viva, ma «è un peccato che ci siano solo loro perchè un tema di diritti civili e di stato di diritto come questo andrebbe sostenuto da tutti». (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri media

La donna, detenuta in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due militanti neonazisti, è arrivata stamani in Aula al Tribunale di Budapest per un’udienza, ancora in manette e catene, come era avvenuto a gennaio. (Quotidiano del Sud)

Ennesima prova di foza con Orban". Ma chi politicizza davvero? Si alza la tensione tra Mosca e Parigi. (Repubblica TV)

" Oggi abbiamo avuto due violazioni importanti, Ilaria è stata riportata in tribunale con le catene e poi hanno rifiutato i domiciliari nonostante avessimo fatto tutto quello che ci aveva chiesto di fare il ministero della Giustizia ", ha dichiarato il padre dell'imputata in collegamento dall'aeroporto Budapest con Piazza Pulita su La7. (ilGiornale.it)

Ilaria Cucchi (Alleanza verdi-sinistra) è appena tornata da Budapest, dove ha potuto constatare di persona il trattamento che l’Ungheria di Orbán continua a riservare a Ilaria Salis. Significa che in 13 mesi il governo italiano non ha fatto nulla di concreto per sottrarla a condizioni inumane e degradanti. (Il Manifesto)

A notarla per primo è Christian Raimo, il movimentista di sinistra che si presenta come il difensore unico dell'antifascismo. Uno che, per inciso, pochi minuti dopo avrebbe detto: "Io insegno a scuola e penso che sia giusto picchiare i nazifascisti", a proposito del caso di Ilaria Salis che proprio per l'accusa di aver partecipato al pestaggio di un esponente di estrema destra in strada a Budapest è in carcere in Ungheria da 13 mesi. (Liberoquotidiano.it)

"Oggi non ho ricevuto nessuna chiamata dalle istituzioni italiane. "A questo punto dovrò fare una chiamata al Quirinale per cercare di avere una mano dal presidente della Repubblica" Lo ha detto Roberto Salis, intervistato a Piazza pulita su La7. (Gazzetta di Parma)