Gedi ha venduto anche Il Secolo XIX. All'armatore svizzero di Msc Crociere

ProfessioneReporter ECONOMIA

Il Secolo XIX è stato venduto a Msc Crociere. Ufficialmente si parla di “intesa preliminare”. Il Gruppo Gedi di John Elkann compie un ennesimo atto dello smembramento progressivo di quello che fu il Gruppo Espresso, dopo le cessioni dell’Espresso e di Tirreno, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, Nuova Ferrara, Nuova Sardegna, Gazzetta di Mantova, Mattino di Padova, Tribuna di Treviso, Nuova Venezia e Mestre , Corriere delle Alpi di Belluno, Messaggero Veneto di Udine e di Trieste (ProfessioneReporter)

Su altri media

Perché l'imprenditore Gianluigi Aponte del colosso Msc ha comprato il quotidiano di Genova "Il Secolo XIX" da Gedi del gruppo Exor-Elkann? La lettera di Francis Walsingham Caro direttore, (Start Magazine)

Di Giorgio Boratto E così dopo 138 anni il quotidiano di Genova e della Liguria, Il Secolo XIX, passa ad una società controllata da Msc (Mediterranean Shipping Company S.A.) che è conosciuta come una società armatoriale mista cargo e crociere con sede a Ginevra in Svizzera. (Il Fatto Quotidiano)

"I giornalisti del Decimono sono impegnati nella vertenza sulla cessione della storica testata della Liguria, ha 140 anni di vita, per tutelare l'autonomia, i livelli occupazionali e la dignità del lavoro giornalistico e garantire ai lettori il diritto a una informazione libera da condizionamenti, come ha ricordato il presidente", ha detto. (Genova24.it)

Michele Zaccardi 29 marzo 2024 (Liberoquotidiano.it)

L'operazione include anche le attività digitali e di raccolta pubblicitaria relative al Secolo XIX, nonché quattro testate ad esso collegate quali The MediTelegraph, L'Avvisatore Marittimo, Il Giornale del Ponente Ligure e Ttm-Tecnologie Trasporti Mare. (ilGiornale.it)

John Elkann, presidente di GEDI Gruppo Editoriale (Foto: ImagoEconomica/Fnsi) «Ripercorrere questa vicenda - scrivono i Comitati di redazione - è utile per comprendere come terminerà e spiegare come mai le rappresentanze sindacali delle giornaliste e dei giornaliste delle testate rimaste non ripongono più alcuna fiducia nelle parole dell'attuale management». (Fnsi)