Scandalo di corruzione in Puglia, ex assessore Pisicchio arrestato

L'ex assessore regionale della Puglia, Alfonso Pisicchio, e suo fratello Enzo sono stati arrestati nell'ambito di un'inchiesta sulla corruzione condotta dalla Procura di Bari. Le accuse riguardano presunti appalti truccati e una gestione clientelare del ruolo di Pisicchio, con favoritismi per ottenere ritorni in termini di consenso elettorale.

Dettagli dell'arresto

Alfonso Pisicchio, leader di Senso Civico e ex assessore della giunta Emiliano, e suo fratello Enzo sono stati posti agli arresti domiciliari. In totale, sette persone sono state raggiunte da misure cautelari, con cinque arresti, di cui uno in carcere e quattro agli arresti domiciliari.

Le accuse

Le accuse contestate all'ex assessore includono corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, corruzione per l'esercizio della funzione, truffa, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità materiale, turbata libertà degli incanti, emissione di fatture per operazioni inesistenti. Alcune di queste risalgono al periodo in cui Pisicchio era assessore della giunta Emiliano.

Implicazioni politiche

La notizia ha scatenato una tempesta politica e giudiziaria in Puglia, con ripercussioni anche sulla figura dell'ex governatore Michele Emiliano. I fratelli Pisicchio sono accusati di aver truccato tre appalti, utilizzando l'influenza politica di Alfonso per favorire determinate imprese in cambio di assunzioni che avrebbero garantito voti e consenso elettorale.

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