Entrambi i protagonisti sono stati ascoltati e hanno ribadito le loro versioni precedenti e contrastanti, con Acerbi che ha negato insulti razzisti e Juan Jesus che ha ribadito la sua versione. I confronti con il capo della Procura Figc Giuseppe Chinè sono stati molto diversi, sottolinea La Gazzetta dello Sport: “L’interista si è collegato da Appiano Gentile con accanto l’a.d. Beppe Marotta e il legale del club Angelo Capellini.
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Acerbi assolto, Tardelli critica la decisione
Francesco Acerbi, calciatore italiano, è stato recentemente assolto per presunti insulti razzisti rivolti a Juan Jesus. La notizia ha suscitato diverse reazioni nel mondo del calcio, tra cui quella di Marco Tardelli, ex centrocampista di Juventus e Inter.
Tardelli critica Acerbi
Tardelli ha espresso la sua opinione sul caso in un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport. Ha sottolineato l'importanza del ruolo dei calciatori come esempi di educazione e ha criticato Acerbi per non aver ammesso il suo errore. Secondo Tardelli, Acerbi avrebbe dovuto avere la forza di dire "ho sbagliato" invece di rispondere con frasi provocatorie sui social media.
Assoluzione per mancanza di prove
Dopo dieci giorni di tensioni, Acerbi è stato assolto per mancanza di prove. Il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea ha dichiarato che non c'era "alcun ulteriore supporto probatorio e indiziario" e che il contenuto discriminatorio era confinato alle parole dell'offeso. Di conseguenza, non si è raggiunto il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto dell'offesa.
Preparazione di Acerbi per l'audizione
La Gazzetta dello Sport ha rivelato come Acerbi si sia preparato per l'incontro virtuale con il Procuratore Chinè. Acerbi si è collegato da Appiano Gentile, accompagnato dall'a.d. Beppe Marotta e dal legale del club Angelo Capellini. Acerbi ha trascorso diverso tempo con quest'ultimo tra il suo rientro dal ritiro della Nazionale e l'audizione.
Il difensore brasiliano è stato protagonista di alcuni errori che hanno facilitato l'assoluzione di Francesco Acerbi. Juan Jesus è molto dispiaciuto e sorpreso per l'assoluzione di Francesco Acerbi. Per la Gazzetta dello Sport il giocatore brasiliano ha commesso tre errori importanti che hanno facilitato il giocatore dell'Inter. "Juan Jesus è arrivato all'audizione molto meno preparato (di Acerbi,ndr).
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Ieri ci ha pensato Juan Jesus a spiegare perché ha scelto di continuare a giocare dopo gli insulti razzisti ricevuti da Acerbi, decisione che probabilmente ha contribuito alla sentenza di assoluzione della FIGC. "Se invece Juan Jesus avesse fermato la partita come gli aveva proposto l'arbitro La Penna, sarebbe andata diversamente". Juan Jesus lo ha spiegato in una lunga lettera, dove emerge tutta la amarezza del calciatore, la rabbia e anche l’avvilimento dell’uomo.
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Ieri Juan Jesus si è scagliato contro la decisione del Giudice Sportivo, ribadendo pubblicamente la sua versione dei fatti attraverso una nota pubblica sul sito del Napoli, dalla quale traspare tutta l'amarezza per la sentenza di assoluzione ad Acerbi. La reazione di Acerbi Oggi sul Corriere della Sera viene raccontata qual è stata la reazione di Acerbi alle parole di Juan Jesus. "Francesco Acerbi è turbato.
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Il quotidiano sportivo sicuro: “L’assoluzione di Acerbi è frutto di diversi errori commessi da Juan Jesus”. Non accennano a placarsi le polemiche riguardo alla sentenza emanata dal Giudice Sportivo sul caso Acerbi-Juan Jesus. Alcuni quotidiani sportivi hanno analizzato la situazione e cercato di chiarire alcuni punti che sono sfuggiti ai più, focalizzati soltanto sull’esito della vicenda. Facendo un passo indietro, è ormai nota l’accusa mossa da Juan Jesus nei confronti di…
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Gianluca Paparesta, ex arbitro italiano oggi dirigente di calcio, ospite dagli studi di Sportitalia ha provato a esprimere la sua opinione sul caso Juan Jesus-Francesco Acerbi. RISCHIO PRECEDENTE – Gianluca Paparesta esprime la sua opinione in qualità da ex arbitro: «La situazione è sfuggita di mano dato che si era già ricomposta in campo durante e dopo la partita. Se non c’è nessuna prova è la parola di Juan Jesus contro quella di Acerbi.
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