Scandalo politico in Sicilia: corruzione e voto di scambio coinvolgono la Lega

La Sicilia è stata recentemente scossa da un crescente scandalo politico-giudiziario. Dopo Fratelli d'Italia, che è inciampata in un'inchiesta a Palermo per voto di scambio politico-mafioso, ora è il turno della Lega di Matteo Salvini. L'asticella, però, questa volta è più alta.

Accuse gravi per il vicepresidente della Regione

Luca Sammartino, vicepresidente della Regione Sicilia e socio di maggioranza del Carroccio nell'Isola, è stato accusato di corruzione aggravata dalla Procura di Catania. Sammartino, che è anche il politico più potente in termini di consenso, compare più di mille volte nell'ordinanza del tribunale di Catania. Il giudice Carla Aurora Valenti lo ha sospeso per un anno dai pubblici uffici.

Un percorso politico controverso

Sammartino, un odontoiatra diventato assessore e vice-governatore della Regione Siciliana, è indagato per la quarta volta. Ha raccolto 66 mila preferenze ed è passato negli anni dall'Udc al Partito Democratico e poi da Italia Viva alla Lega.

Altre inchieste in corso

Non è solo la Sicilia a essere coinvolta in inchieste di questo tipo. Da Catania a Bari, passando per Torino, la primavera si arroventa, nonostante il meteo in picchiata, a causa di una nuova inchiesta, questa volta isolana.

Un sindaco arrestato

A Catania, un'inchiesta ha svelato il patto di "degenerazione affaristica" tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca Santapaola-Ercolano. Il sindaco in carica, Santi Rando, poliziotto, è stato arrestato con l'accusa di scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo