L'addio a Paul Auster, maestro del postmodernismo americano

Paul Auster, acclamato scrittore statunitense e indiscusso protagonista del postmodernismo made in Usa, è scomparso il 30 aprile a causa delle complicazioni dovute a un tumore ai polmoni. La malattia era stata diagnosticata nel dicembre 2022 e da allora era in cura presso il Memorial Sloan–Kettering Cancer Center di New York, uno dei centri mondiali per la cura dei tumori.

La diagnosi e il trattamento

Nel dicembre 2022, Auster aveva ricevuto la diagnosi di cancro ai polmoni. Da quel momento, era in cura presso il Memorial Sloan–Kettering Cancer Center di New York, uno dei centri più famosi a livello mondiale per la ricerca e il trattamento del cancro. Il trattamento prevedeva sia la chemioterapia che l'immunoterapia.

L'annuncio della moglie

Nel marzo 2023, la seconda moglie di Auster, la scrittrice e poetessa Siri Hustvedt, aveva annunciato con un post su Instagram che il marito era malato di tumore. "Mio marito vive ora in un paese chiamato 'Cancerland'", aveva scritto Hustvedt, rivelando al mondo la dura battaglia che il marito stava affrontando.

L'ultimo romanzo

Nonostante la malattia, Auster aveva continuato a scrivere. Aveva pubblicato il suo ultimo romanzo, "Baumgartner", lo scorso anno. Conosciuto come lo "scultore" del caso e la voce della Mela, Auster era famoso per la sua "Trilogia di New York". La sua scrittura, sempre caratterizzata da un forte senso di casualità, è entrata definitivamente nella sua esistenza con l'inizio del maggio.

La fine di una vita dedicata alla letteratura

Paul Auster è morto a 77 anni nella sua casa di Brooklyn, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo della letteratura. La sua morte segna la fine di una vita dedicata alla scrittura, un impegno che non ha mai abbandonato, nemmeno di fronte alla malattia. La sua voce, così distintiva e influente, continuerà a risuonare attraverso le sue opere, lasciando un segno indelebile nel panorama letterario mondiale.

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