GRANDI INTERPRETI a Bologna Festival: András SCHIFF pianoforte

Martedì 7 maggio ore 20.30, Teatro Auditorium Manzoni, la rassegna Grandi Interpreti di Bologna Festival prosegue con il concerto di András Schiff, nella doppia veste di pianista e direttore, con la sua orchestra Cappella Andrea Barca
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

 

András Schiff, dirige dal pianoforte due Concerti di Mozart

Martedì 7 maggio ore 20.30, Teatro Auditorium Manzoni, la rassegna Grandi Interpreti di Bologna Festival prosegue con il concerto di András Schiff, nella doppia veste di pianista e direttore, con la sua orchestra Cappella Andrea Barca, orchestra fondata nel 1999 e cresciuta negli anni come l’interprete ideale del repertorio strumentale del classicismo viennese. Schiff dirige dal pianoforte il Concerto in do maggiore KV 503 e il Concerto in do minore KV 491, due concerti di Mozart che incorniciano una delle leggendarie Sinfonie “londinesi” di Haydn, la Sinfonia n.99 in mi bemolle maggiore. È un programma dedicato proprio ai maggiori compositori del classicismo viennese, costruito, nelle intenzioni del grande pianista ungherese, prestando attenzione anche all’affinità tra le diverse tonalità dei brani prescelti. Pianista, direttore e organizzatore musicale András Schiff è stato insignito lo scorso marzo del Premio “Una vita per la musica”, autentico Maestro che ha dedicato la sua vita d’artista «all’approfondimento e alla diffusione della più alta tradizione della musica occidentale. Da Johann Sebastian Bach a Mozart, da Beethoven a Schubert. La sua arte pianistica si distingue non solo per il magistero tecnico e il rispetto del testo. Ma per la fedeltà a una qualità di bellezza intima e agile, spiritosa, senza riempimenti retorici, sempre lontana da ogni facile effetto. “Classica” nel senso più vero del termine». András Schiff non è infatti il tipico virtuoso che elettrizza le folle con pose esteriori; è piuttosto un filosofo della tastiera che scava il suono e la struttura con risultati rigorosi rispetto alla tradizione.

 

Composto nel 1786, il Concerto in do minore KV 491 apre il secondo periodo del concertismo pianistico mozartiano con diversi dati di novità, a partire dalla scelta della tonalità di do minore, carica di misteriose associazioni notturne, e dalla strumentazione che sommando gli oboi ai clarinetti realizza un livello di ricchezza timbrica mai raggiunto in precedenza. Trascorrono pochi mesi e il 4 dicembre 1786 Mozart compone il Concerto in do maggiore KV 503, che rispetto al precedente appare più monumentale nell'orchestrazione, essendo destinato ad esecuzioni di una certa solennità.

Ritornato a Vienna nel 1793, due anni dopo la morte di Mozart, Haydn scrisse la Sinfonia n.99 in mi bemolle maggiore, la settima delle sue "sinfonie londinesi", così denominate perché destinate ad essere eseguite nella capitale britannica. Recensendo la prima esecuzione londinese del 10 febbraio 1794, il Morning Chronicle scrisse che “essa eccita e blandisce ogni emozione dell'anima”. Sinfonia in cui per la prima volta Haydn fa uso dei clarinetti, ebbe grandissimo successo di pubblico, tanto che il primo movimento fu bissato.

 

 

Martedì 7 maggio 2024 ore 20.30

Teatro Auditorium Manzoni

Cappella Andrea Barca

András Schiff pianoforte, direzione

 

Wolfgang Amadeus Mozart Concerto in do maggiore KV 503 per pianoforte e orchestra


Franz Joseph Haydn Sinfonia n.99 in mi bemolle maggiore Hob.I:99

 

Wolfgang Amadeus Mozart Concerto in do minore KV 491 per pianoforte e orchestra

 

András Schiff

Nato a Budapest nel 1953, András Schiff inizia lo studio del pianoforte a cinque anni con Elisabeth Vadász, proseguendolo alla Franz Liszt Academy con Pál Kadosa, György Kurtág e Ferenc Rados. Nel periodo di studi londinesi con il clavicembalista George Malcolm approfondisce la conoscenza del repertorio barocco e della prassi esecutiva antica. La sua attività oggi è concentrata principalmente su cicli monografici dedicati alle opere per tastiera di Bach, Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Chopin, Schumann e Bartók. Come direttore e solista Schiff collabora con diversi complessi europei, in particolare con la Chamber Orchestra of Europe di cui è membro onorario. Ha fondato e dirige una propria orchestra da camera, la Cappella Andrea Barca. Ospite delle maggiori istituzioni musicali, spesso come “artista in residenza”, Schiff si è esibito in tutto il mondo; risale al 2011 la sua decisione di non tenere più concerti in Ungheria, considerati gli allarmati sviluppi politici che hanno interessato il suo paese d’origine. Sin dagli esordi Schiff ha coltivato con passione l’interesse per la musica da camera, suonando con molti artisti, tra cui Emmanuel Pahud, Gidon Kremer, Albrecht Mayer. Interprete di straordinaria completezza, raffinato camerista, collabora anche con cantanti come Cecilia Bartoli e Juliane Banse. Ha creato e diretto diversi festival cameristici quali i Musiktage di Mondsee, i Pfingstkonzert di Ittingen, la rassegna “Omaggio al Palladio” al Teatro Olimpico di Vicenza.

Tra i progetti discografici realizzati con ECM, oltre all’integrale delle Sonate di Beethoven, ilClavicembalo ben temperato di Bach e l’album Geistervariationen con opere di Schumann, si distinguono diverse incisioni realizzate con strumenti d’epoca: gli Improvvisi di Schubert con un fortepiano Brodmann (Vienna, 1820 ca.), i Concerti per pianoforte n.1 e n.2 di Brahms registrati insieme all’Orchestra of The Age of Enlightenment con un pianoforte Blüthner (Lipsia, 1859) e diverse opere per tastiera di Bach suonate al clavicordo (copia di uno strumento Specken del 1743).Numerosi i premi e i riconoscimenti ricevuti da Schiff nel corso della sua lunga ed eccezionale carriera. Oltre a diversi Grammy e Gramophone Awards per la sua produzione discografica, si distinguono il Royal Academy of Music Bach Prize, la Wigmore Hall Medal, la Goldmedaille della Royal Philhamonic Society di Londra e la Bach-Medaille della Città di Lipsia quale miglior interprete della musica di Bach del nostro tempo. Nel 2023 il Festival di Salisburgo lo ha premiato con la “Spilla con rubini” per il suo fondamentale contributo alla storia del festival. Nel marzo 2024 ha ricevuto il prestigioso premio “Una vita per la musica”.

András Schiff ha tenuto il suo primo concerto a Bologna Festival nel 1986 ed è tornato in diverse edizioni del festival, in recital o con l’orchestra.

 

Cappella Andrea Barca

 Costituita da András Schiff nel 1999 per eseguire l’integrale dei Concerti per pianoforte di Mozart alla Mozartwoche di Salisburgo, l’orchestra Cappella Andrea Barca è composta da solisti e cameristi di lunga esperienza, eccellenti musicisti scelti uno ad uno dallo stesso Schiff, uniti nel fare musica insieme da un sentimento di amicizia e di condivisione degli stessi valori estetici ed umani. Negli anni l’orchestra ha ampliato il suo raggio di attività, realizzando tournées negli Stati Uniti, in Cina, Giappone e Sud Corea e partecipando a festival di prestigio come il Kunstfest di Weimar, il Beethovenfest di Bonn, la Schubertiade di Schwarzenberg o l’annuale appuntamento al Teatro Olimpico di Vicenza per il festival “Omaggio al Palladio”. Al Festival di Lucerna, sotto la direzione di Schiff, hanno presentato con grande successo la Messa in si minore di Bach e la Missa solemnis di Beethoven. Nel 2020 e poi nel 2023 sono tornati alla Mozartwoche di Salisburgo per eseguire Le nozze di Figaro e Don Giovanni in forma di concerto; ad inizio maggio 2024, nell’ambito del festival “Omaggio al Palladio”, hanno eseguito per la prima volta la Messa in do minore di Mozart, sempre sotto la direzione di András Schiff.

L’orchestra, secondo le intenzioni di Schiff, dedica ampio spazio anche al repertorio cameristico, suonando in formazione “solistica”, in quartetto d’archi, quintetto o sestetto. Nel suo nome l’orchestra si ispira ad un misterioso compositore fiorentino, Andrea Barca, che ebbe stretti contatti con Mozart e che decise, con incondizionato entusiasmo, di dedicare tutta la sua vita all’interpretazione della musica per tastiera del genio salisburghese.

 

 

 

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