La casa editrice Il Filo propone le sue “Nuove Voci”

Gli autori emergenti delle Edizioni Il Filo presentano a “Tra le righe”
, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Venerdì 12 settembre la libreria romana “Tra le righe” ospiterà la presentazione di alcuni titoli della collana Nuove Voci: “Proprio come me”... di Francesco Colavito, “Una storia” di Stefanella De Santis, “Quando notte permette” di Pietro Illica Magrini, “Non senza un lieto fine” di Jacopo Perego e “La città del tempo negato” di Paolo Puntar e Roberto Tassan.
L’evento si terrà in Viale Gorizia, 29 con inizio alle ore 18.

“Proprio come me...” di Francesco Colavito (Edizioni Il Filo)
”Proprio come me...” nasce, cresce e si sviluppa all’interno di una specifica settimana che va dal 25 marzo al 1 aprile 2007. Il motivo di questa scelta, da domenica a domenica, lo spiega lo stesso autore che, nelle vesti di un “Dio minore”, intende terminare la sua “opera” nel giro di sette giorni e magari riposarsi proprio come il nostro Creatore alla fine del settimo. I giorni della settimana, che scandiscono non solo il ritmo del diario ma anche i diversi temi affrontati (l’amore, il destino, il viaggio, la quotidianità), sono intervallati da piccole raccolte poetiche quasi a voler rendere maggiormente esplicito quel desiderio, quella sensazione a cui la semplice forma prosaica sembra non dare sufficiente spazio. Francesco Colavito, sfruttando la classica struttura diaristica – con tanto di date, ricordi, confessioni e amori – si rivolge agli ipotetici lettori chiamandoli “carissimi”; e se inizialmente la tentazione di vederci un ulteriore richiamo alle Sacre Scritture è molto forte, ci accorgiamo subito dopo che l’autore non ha nessuna intenzione di assurgere al ruolo di profeta o di mettersi in cima a un pulpito. Il suo scopo è rendere chi legge il più partecipe possibile alle sue esperienze, come se si stesse rivolgendo a un amico, a un fratello o a una persona di famiglia, convinto che alcuni momenti privati della sua vita (come quella di un amore lontano rivissuto solo nel ricordo) siano riscontrabili anche nelle esperienze altrui passando, così, dalla sfera del singolo a quella collettiva.

Francesco Colavito è nato ad Altamura (BA) il 15 ottobre del 1970, vive a Gravina in Puglia (BA). Dopo la Laurea in Economia e Commercio è oggi laureando in Scienze Statistiche ed Economiche presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, ed è impiegato in banca in qualità di esperto finanziario. “Proprio come me...” è la sua prima silloge poetica.

“Una storia” di Stefanella De Santis (Edizioni Il Filo)
Chiara è una donna che attraversa due epoche di culture diverse, combattuta fra le profonde radici dei valori familiari e l’apertura verso un mondo che si prospetta nuovo, attraversato dall’ondata del movimento del Sessantotto. Il suo percorso di crescita, sollecitato dalla sua natura, ma anche da stimoli ambientali e sociali di un periodo storico vitale, avviene attraverso conflitti interni ed eventi reali anche drammatici, fino a giungere alla scoperta di un sé trasformato, propulsore di nuove energie ed opportunità. Ci sorprende, infatti, quasi nuova donna nella seconda parte. Il tutto è portato attraverso un sottile studio della sua psiche e dei suoi stati affettivi ed emotivi. Il modello scelto nello scrivere fa pensare ad un flusso di coscienza, in cui un piccolo segnale apre una finestra su un ricordo, su un pezzo di vita trascorsa, e si snoda attraverso ondulazioni fra presente e passato. Nella donna possiamo seguire un costante dialogo interno, fatto di pensieri e interrogativi che lasciano aperto un ventaglio di risposte, tra cui è spesso difficile scegliere, perché l’autrice le presenta tutte possibili e forse coesistenti. In tal modo riesce a farci riflettere sulla complessità dell’esistere.

Stefanella De Santis è nata a Roma, dove vive tuttora. Ha lavorato nel Sevizio Sanitario Pubblico come psicologa clinica e attualmente esercita la professione di psicoterapeuta, privatamente. Ha pubblicato un libro di racconti, “Fotografie”, con cui è arrivata seconda al Premio Letterario “Il Ceppo” di Pistoia. Ha pubblicato altresì alcune poesie in una raccolta di autori contemporanei.

“Quando notte permette” di Pietro Illica Magrini (Edizioni Il Filo)
La prima silloge di Pietro Illica Magrini è una riflessione sulla sua giovane vita, su quello che è stato fino a questo momento e su quello che sarà. L’autore analizza il suo percorso di vita e ne trae un primo bilancio. Affronta il suo modo di porsi di fronte all’amore, di fronte ai sogni ed alle aspettative per il futuro. Ma, soprattutto, analizza il suo dolore, la sua sofferenza attuale.
Nel compiere questo cammino, Illica Magrini utilizza uno stile semplice, scegliendo con cura le parole ritenute più adatte ad esprimere il suo stato d’animo, il suo pensiero. Nondimeno, sperimenta la forma delle poesie, la loro lunghezza, la lunghezza e la brevità del verso, e compone liriche molto lunghe con la stessa semplicità con cui scrive, poi, poesie essenziali.

Pietro Illica Magrini è nato il 14 marzo del 1990 a Fidenza (PR), dove tuttora risiede. Studia Scienze Sociali al liceo della Comunicazione “Canossa” di Fidenza. “Quando notte permette” è la sua prima pubblicazione.

“Non senza un lieto fine” di Jacopo Perego (Edizioni Il Filo)
La guerra fra clan sembra essersi momentaneamente fermata a Liberty City, finché la donna di Xavier Foster, capo del clan delle Mezze lune, non viene uccisa. Chi ha potuto compiere un gesto così folle? Kurt, il braccio destro di Xavier, deve assolutamente scoprirlo. Logan, sbirro corrotto, cerca di aiutarlo per soldi. Asso di picche, cosciente di essere il primo indiziato, rimugina l’idea di colpire per primo.
Un noir spietato, frammentato nei punti di vista di quattro diversi personaggi, ognuno dei quali aggiunge un indizio per lo scioglimento del mistero. Mano mano che il puzzle si ricompone, arriviamo a comprendere l’unica verità di questa storia: mentono tutti.
Jacopo Perego è nato nel 1988 a Cernusco sul Naviglio (MI) dove studia nell’istituto superiore della zona. “Non senza un lieto fine” è il suo romanzo d’esordio.

“La città del tempo negato” di Paolo Puntar e Roberto Tassan (Edizioni Il Filo)
Venezia anno 2256, 757a era di Mirtis. Lo splendore della celebre città dagli antichi fasti e tesoriera di un patrimonio inestimabile di bellezza e cultura scompare agli occhi del mondo intero. Qualcosa la costringe in una prigione senza vie d’uscita. Al suo interno tutto è mutato. Nessuna memoria, ricordo o coscienza di ciò che è stato. Ogni essere vivente è catapultato in un altro spazio-tempo in cui il gelo del clima e dell’anima la fanno da padroni. Non più uomini, ma automi pronti a obbedire e lavorare, piegati al volere di una potenza occulta, tirannica e priva di ogni sentimento. Ma ogni meccanismo, anche il più perfetto, nasconde un difetto. Quattro giovani eroi saranno i protagonisti di un’impresa impossibile. Ma niente è impossibile per chi ha ritrovato la consapevolezza di sé ed è pronto a lottare rischiando tutto per non ricadere in quel “nulla” senza scampo. Venezia, Parigi e Praga condividono questo tragico destino, ma né un’invasione aliena, né uomini-topo, né le tecniche di azzeramento delle coscienze potranno far dimenticare all’uomo ciò che di bello la vita, nonostante tutto, sa dare.

Paolo Puntar è nato e risiede a Venezia, dove esercita un’importante attività imprenditoriale. Nonostante i suoi impegni coltiva numerosi interessi nel campo delle arti: in particolare si interessa di pittura, letteratura, ricerche su testi antichi e, più in generale, approfondisce gli studi umanistici. Presiede l’Associazione culturale Santa Lucia, che svolge un ruolo importante nelle attività artistiche e intellettuali cittadine, promuovendo mostre di pittura, arte varia e libri antichi, oltre ad importanti convegni su temi sociali e di cultura. Dal 2006 collabora con Roberto Tassan nella stesura di romanzi.

Roberto Tassan è nato e risiede a Venezia. Studioso di comunicazione e comportamento umano di formazione sociologica è autore di libri e articoli su questi argomenti. Alterna l’attività di ricerca e quella di conferenziere alla scrittura di libri fantasy, in collaborazione con Paolo Puntar.

Venerdì 12 settembre 2008
ore 18
Libreria Tra le righe
Viale Gorizia, 29 – Roma

Francesco Colavito, “Proprio come me…”
Stefanella De Santis, “Una storia”
Pietro Illica Magrini, “Quando notte permette”
Jacopo Perego, “Non senza un lieto fine”
Paolo Puntar e Roberto Tassan, “La città del tempo negato”

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