Stimoli BCE, board diviso e Lagarde nel mirino dei “falchi”

InvestireOggi.it ECONOMIA

La “pax” monetaria alla BCE è durata fin troppo per gli standard dell’Eurozona.

E, in effetti, pare che già si registrino scaramucce tra i vari componenti del board, anche se nessuno ha ancora voglia di passare all’artiglieria pesante.

Gli sfoghi raccolti da Reuters e Politico non lascerebbero dubbi: lo scontro tra “falchi” e “colombe” è tornato.

Il sud spera che inevitabilmente si arrivi a fare entrambe le cose, cioè che i governi beneficino ancora per anni degli acquisti della BCE. (InvestireOggi.it)

Se ne è parlato anche su altri media

“Se credibile, una strategia del genere potrebbe rafforzare la capacità della politica monetaria di stabilizzare l’economia. Una grande rivoluzione di politica monetaria è stata annunciata a fine agosto da Jerome Powell, numero uno della Federal Reserve. (Finanzaonline.com)

E' la prudente apertura che la presidente Christine Lagarde ha esibito in una audizione al Parlamento europeo. «Non siamo fuori dai guai, la ripresa deve ruggire - ha detto - non andare in stallo». (DiariodelWeb.it)

Non bisogna usarle per le grandi opere inutili o dannose o per darli a pioggia agli industriali. Le classi dirigenti europee, di fronte alla crisi della globalizzazione, hanno scelto di agire in quanto tali, con una ottica europea. (Il Fatto Quotidiano)

A fine agosto il governatore Jerome Powell ha affermato che “l’attenzione della banca centrale Usa, d’ora in poi, si concentrerà di più sull’andamento del mercato del lavoro”. I tedeschi, anche per ragioni storiche, vedono l’inflazione come Il Male assoluto e marcano stretto i vertici della banca centrale. (Il Fatto Quotidiano)

L’obiettivo è salvare il consueto periodo di spese natalizie, che si aprirà il prossimo 27 novembre con il Black Friday. Ciò che preoccupa la Bce, tuttavia, sono le variazioni dei prezzi nel suo insieme. (La Stampa)

Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde alla conferenza The ECB and its watchers a Francoforte, aprendo a un cambiamento significativo nella revisione strategica in corso all’Eurotower. Si confermano invece in crescita i prezzi dei Beni alimentari non lavorati (in accelerazione da +2,0% a +2,7%). (Corriere della Sera)