Coronavirus, aziende bergamasche in campo per la produzione di mascherine a km zero

BergamoNews.it ECONOMIA

Un auspicio che travalica le valli Orobiche e che vale per tutta l’Italia.

Le tre aziende, ciascuna con il proprio know how, hanno realizzato un prodotto di 9 strati in TNT (tessuto non tessuto) che ha superato i rigorosi controlli del Politecnico sulla traspirabilità, la filtrazione batterica e sulla resistenza agli schizzi.

Nel frattempo sono arrivate a Confindustria Bergamo altre 80 richieste da tutta Italia per partecipare a questo progetto. (BergamoNews.it)

La notizia riportata su altre testate

Bergamo, 4 aprile 2020 - Il 52% delle aziende bergamasche non ritiene di poter continuare la propria attività a causa dello stato d'emergenza dovuto al coronavirus, senza un supporto dal Governo o più in generale dalle istituzioni. (IL GIORNO)

La maggioranza delle aziende pensa di poter tornare al normale livello di operatività entro la fine dell’anno e ai livelli di produttività pre Covid-19 entro i prossimi 12 mesi. Per la maggior parte delle imprese, la Cassa Integrazione al momento è l’unica soluzione di supporto ai propri lavoratori. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Focalizzando questo aspetto sul territorio della “grande Bergamo”, il 68% delle aziende intervistate dichiara di essere operativo a regime parziale. Per la maggior parte delle imprese, la Cassa Integrazione al momento è l’unica soluzione di supporto ai propri lavoratori. (BergamoNews.it)

Nel frattempo sono arrivate a Confindustria Bergamo altre 80 richieste da tutta Italia per partecipare al progetto #Bergamomolamia. È attesa presto l’approvazione finale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. (Corriere della Sera)

Il 52% delle aziende bergamasche. rischia di non sopravvivere al Covid-19 Il 52% delle aziende bergamasche non ritiene di poter continuare la propria attività a causa dello stato d’emergenza dovuto al Coronavirus, senza un supporto dal Governo o più in generale dalle istituzioni. (L'Eco di Bergamo)

Il Decreto prevede 100 euro in più in busta paga per chi lavora tutto il mese: un po’ poco per rischiare la vita». «Invece la sensazione è che non sia proprio così - commenta Angelo Nozza, segretario generale Uil Bergamo -. (L'Eco di Bergamo)