A Bergamo, senza aiuti un’impresa su due rischia il fallimento

Corriere della Sera ECONOMIA

Senza gli aiuti pubblici , nel nostro territorio, un’azienda su due, e anzi un po’ di più visto che parliamo del 52%, potrebbe non riaprire.

Stefano Scaglia è il presidente della Confindustria di Bergamo e i numeri che cita sono contenuti nella ricerca che la stessa Associazione ha effettuato su un campione di 300 imprese per circa 30 mila lavoratori.

Nei prossimi mesi e nella seconda parte dell’anno, il calo degli ordini dall’estero e la carenza di liquidità saranno ancora più evidenti. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

La maggioranza delle aziende pensa di poter tornare al normale livello di operatività entro la fine dell’anno e ai livelli di produttività pre Covid-19 entro i prossimi 12 mesi. (L'Eco di Bergamo)

La maggioranza delle aziende pensa di poter tornare al normale livello di operatività entro la fine dell’anno e ai livelli di produttività pre Covid-19 entro i prossimi 12 mesi. Per la maggior parte delle imprese, la Cassa Integrazione al momento è l’unica soluzione di supporto ai propri lavoratori. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

L'84% delle imprese ha già chiesto o richiederà la cassa integrazione al massimo entro sei mesi. Per la maggior parte delle imprese, la cassa integrazione al momento è l'unica soluzione di supporto ai propri lavoratori. (IL GIORNO)

Nel frattempo sono arrivate a Confindustria Bergamo altre 80 richieste da tutta Italia per partecipare al progetto #Bergamomolamia. Le tre aziende, ciascuna con il proprio know how, hanno realizzato un prodotto di 9 strati in TNT (tessuto non tessuto) che ha superato i rigorosi controlli del Politecnico sulla traspirabilità, la filtrazione batterica e sulla resistenza agli schizzi. (Corriere della Sera)

Per la maggior parte delle imprese, la Cassa Integrazione al momento è l’unica soluzione di supporto ai propri lavoratori. Si tratta, per la maggior parte delle imprese, di una quota minore del fatturato (0-25%) ma di un certo peso in questo periodo di crisi. (BergamoNews.it)

Il Decreto prevede 100 euro in più in busta paga per chi lavora tutto il mese: un po’ poco per rischiare la vita». «Invece la sensazione è che non sia proprio così - commenta Angelo Nozza, segretario generale Uil Bergamo -. (L'Eco di Bergamo)