Il Parlamento europeo approva il divieto al commercio dei beni frutto del lavoro forzato

Il Parlamento europeo approva il divieto al commercio dei beni frutto del lavoro forzato
EuNews ESTERI

Bruxelles – L’Ue verso il divieto del commercio dei prodotti provenienti da lavoro forzato sul mercato europeo. Durante la sessione della plenaria del Parlamento europeo tenuta oggi (23 aprile) a Strasburgo, l’Eurocamera si è espressa largamente a favore della proposta, con 555 voti positivi, 6 contrari e 45 astenuti la Plenaria ha approvato la mozione. Il Parlamento europeo ha votato per bloccare tutti i prodotti frutto di lavoro forzato, provenienti sia dal mercato interno che da fuori dall’Ue. (EuNews)

Ne parlano anche altri giornali

C'è chi nei fondi delle tazzine del caffè prova a leggere il futuro e chi invece, indagando attentamente, ha trovato ben altro. Ad esempio bambini di otto anni che in Guatemala lavorano nelle piantagioni per quasi 40 ore a settimana in condizioni estenuanti per raccogliere i preziosi chicchi marroni di Arabica o Robusta. (EuropaToday)

– Il divieto di accesso ai prodotti ottenuti dallo sfruttamento del lavoro forzato risponde alle richieste dell’83% degli italiani e “ora deve essere esteso a tutti gli alimenti in commercio nella Ue che non rispettano le stesse regole in fatto di tutela dell’ambiente e della sicurezza dei consumatori, affermando il principio di reciprocità”. (Agenzia askanews)

STRASBURGO – «Questa è una giornata storica. Abbiamo adottato un atto legislativo innovativo per combattere il lavoro forzato in tutto il mondo». (la Repubblica)

UE, il Parlamento vieta la vendita di prodotti da lavoro forzato

Un dato drammatico, quello dell’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale del lavoro, ma adesso l’Unione Europea intende dare il suo contributo per arginare se n… (la Repubblica)

Ieri è stata una giornata storica in Parlamento Europeo: è stato approvato in via definitiva un nuovo regolamento che vieta l’importazione, l’esportazione e la vendita di beni realizzati con il lavoro forzato; il che tocca – chiaramente – anche il settore agroalimentare. (SavonaNews.it)