Come riconoscere cibi e vestiti prodotti da schiavi (anche bambini)

Come riconoscere cibi e vestiti prodotti da schiavi (anche bambini)
EuropaToday ESTERI

C'è chi nei fondi delle tazzine del caffè prova a leggere il futuro e chi invece, indagando attentamente, ha trovato ben altro. Ad esempio bambini di otto anni che in Guatemala lavorano nelle piantagioni per quasi 40 ore a settimana in condizioni estenuanti per raccogliere i preziosi chicchi marroni di Arabica o Robusta. Il salario quotidiano equivale a pochi centesimi, il minimo necessario per comprare una tazza di latte (EuropaToday)

Su altri giornali

Abbiamo adottato un atto legislativo innovativo per combattere il lavoro forzato in tutto il mondo». La relatrice olandese del regolamento che vieta la vendita di prodotti realizzati del tutto o in parte con il lavoro forzato, Samira Rafaela, di Renew, ha commentato così il voto di ieri pomeriggio del Parlamento europeo, arrivato a larghissima maggiora… (la Repubblica)

Nella pratica, tale imposizione consiste in un controllo frutto di segnalazioni che, se a seguito dell’indagine dovesse confermare lo sfruttamento di lavoro forzato, impedirà all’azienda produttrice di vendere il prodotto sul mercato europeo, anche online. (SavonaNews.it)

Bruxelles – L’Ue verso il divieto del commercio dei prodotti provenienti da lavoro forzato sul mercato europeo. Durante la sessione della plenaria del Parlamento europeo tenuta oggi (23 aprile) a Strasburgo, l’Eurocamera si è espressa largamente a favore della proposta, con 555 voti positivi, 6 contrari e 45 astenuti la Plenaria ha approvato la mozione. (EuNews)

Il bando della Ue al lavoro forzato: stop alla vendita e sanzioni fino al 5% del fatturato

ROMA – Nel mondo ci sono 27,6 milioni di persone, tra le quali molti minorenni, costrette al lavoro forzato, schiavi moderni che fanno guadagnare ai loro sfruttatori 236 miliardi di dollari l’anno, 64 miliardi in più rispetto al 2014. (la Repubblica)

Roma, 23 apr. E’ l’appello lanciato dalla Coldiretti in occasione del via libera finale del Parlamento europeo al nuovo regolamento Ue che vieta la vendita, l’importazione e l’esportazione di beni realizzati utilizzando quella che è una moderna forma di schiavitù e riguarda oltre 26 milioni di persone in tutto il mondo, tra cui minori. (Agenzia askanews)