Coronavirus, Conte: «Chiusura scuole e attività produttive oltre il 3 aprile»

la Città di Salerno INTERNO

Quanto alla sospensione delle attività produttive non essenziali non sappiamo ancora, è ancora troppo presto.

'anno scolastico non riprende, mentre le attività produttive non si sa ancora quando potranno ripartire.

Il presidente del consiglio ha aperto la seduta affermano: «Abbiamo stanziato 400milioni di euro per chi non può fare la spesa.

Poi il premier a precisa domanda sulle possibile riapertura di scuole e attività produttive ha risposto: « Lo ha detto Azzolina e confermo anche io che la sospensione delle attività didattiche proseguirà ragionevolmente: non c'è una prospettiva di tornare dopo il 3 aprile alle attività didattiche ordinarie. (la Città di Salerno)

Su altri giornali

Sabato abbiamo superato le 10mila vittime e questo ci fa molto male e dovrebbe allertare la comunità internazionale“. Il lockdown dell’Italia non può durare a lungo, “è una misura molto dura economicamente“, spiega Conte, che non indica i tempi del ritorno alla normalità ma si limita a dire che l’isolamento “non può essere prolungato troppo a lungo“. (Meteo Web)

È difficile fare previsioni esatte. "L’uscita dal lockdown sarà graduale". (Tutto Napoli)

E a chi gli chiede se la serrata delle attività produttive potrà durare molto Conte replica: «no, è una misura durissima dal punto di vista economico. Nessuno chiede all'Ue di farsi carico dei debiti sovrani ma solo di essere capace di assestare un colpo unitario per uscire da questo tsunami», spiega il premier. (Il Messaggero)

"Sarà un modo per poter dare immediatamente un aiuto alle persone più in difficoltà - ha detto Conte - Non vogliamo lasciare nessuno solo, abbandonato a se stesso. Si penserà inoltre alla cassa integrazione:. (IlPescara)

Ma dovra' essere molto graduale", afferma Conte. Anche per gli esami e le valutazioni di fine anno in modo da non far perdere agli studenti l'anno scolastico o l'esame universitario". (AGI - Agenzia Italia)

Spiega il sindaco di Bari Decaro, presidente dell’associazione nazionale comuni italiani (Anci): “Abbiamo messo a disposizione come Comuni quello che potevamo, attivano la rete del volontariato. Quello appena deciso dal governo sarà un provvedimento a “burocrazia zero”: non richiederà tempi lunghi per la sua applicazione concreta. (Riviera24)