Incentivi acquisto auto nuove: ipotesi da 400 milioni nel 2021

La Gazzetta dello Sport ECONOMIA

L’andamento del mercato — Proprio questa tipologia di auto è stata protagonista della crescita di immatricolazioni registrata nel mese di settembre, il 9,54% in più rispetto al dato riferito allo stesso mese dello scorso anno.

Questa sarebbe secondo l'Agenzia Ansa una delle misure che prenderebbe posto nella manovra finanziaria 2021, destinata ad essere presentata entro il 20 ottobre al Parlamento, dando il via ad un percorso che deve portare alla sua approvazione definitiva entro il 31 dicembre. (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altri giornali

AUTO ELETTRICHE più vendute settembre 2020 classifica. Sotto è riportata la classifica delle auto elettriche più vendute a settembre 2020 dove la Tesla Model 3 batte tutti e soffia il primo posto alla Renault Zoe. (NEWSAUTO)

Anche l’entità e le modalità delle misure sono ancora in discussione. Accelerare il rinnovo del parco veicoli consente di ridurre l'inquinamento, ridurre i consumi ed è un'operazione sicuramente utile dal punto di vista della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile”. (Quattroruote)

L’obiettivo è quello di dare un nuovo sostegno alla vendita delle auto ancora in stock, facilitando la commercializzazione di vetture rimaste invendute nei concessionari con un piano di incentivi da 400 milioni di euro. (Virgilio Motori)

Tanto che la maggioranza del parlamento starebbe pensando di rinnovare l’attuale sistema di ecobonus nella prossima manovra. Secondo quanto riportato da Ansa, infatti, il governo italiano sarebbe pronto a stanziare altri 400 milioni di euro da destinare alle misure legate agli incentivi auto. (FormulaPassion.it)

L’intenzione del governo sarebbe di finanziare il nuovo “bonus auto” con 400 milioni. Intanto ieri il Senato ha iniziato a votare gli emendamenti al decreto agosto in previsione del voto di fiducia sul provvedimento che potrebbe esserci lunedì. (Il Messaggero)

Il nono mese dell’anno si è chiuso con un incremento del 9,54%. Ecco perchè le associazioni del settore hanno chiesto di far confluire gli stanziamenti in un unico fondo anziché nelle quattro classi di emissioni. (La Stampa)