"Je suis Charlie" diventa un virus: attenti alle e-mail

Il Messaggero ESTERI

L'autore non è ancora noto, quel che è certo è che si sta cercando di sfruttare l'onda emotiva delle stragi di Parigi. Potreste ricevere una e-mail con in allegato una foto di un bimbo che al polso ha un braccialetto con la scritta "Je suis Charlie": in realtà si tratta ... (Il Messaggero)

Su altri media

Un approfondimento. L'attentato a Charlie Hebdo ha avuto forti ripercussioni in Turchia, paese dove le questioni legate a identità religiosa, laicità, censura e libertà di stampa sono da tempo sotto i riflettori. (Osservatorio Balcani e Caucaso)

L'Europa prova a fornire una risposta comune alla minaccia terroristica. Intanto in molti ... (Radio Vaticana)

Per quello che ho sentito e letto nella settimana sulla “marcia repubblicana” di Parigi, ho voglia di dire: “Je suis Charlie”, e ci rimango. (La Regione Ticino)

Dei social e del parlare a vanvera: dalla strage di Charlie Hebdo alle ragazze liberate in Siria quando i commenti sono inutili. Arriva un giorno in cui davvero non ne puoi ... (Lettera43)

(fdm) Visto che TUTTI devono dichiararsi, sembra un obbligo generalizzato – sono/non sono Charlie – lo farò (con riluttanza) anch'io. Ho provato orrore e ho provato paura ma non sono Charlie. (ticinolive)

Ma è bastata ... Perché quando tutti pensano allo stesso modo, nessuno pensa. (La Tecnica della Scuola)