Confindustria attesta la ripresa: boom del Pil nel 2022

ilGiornale.it ECONOMIA

Ora si attende di vedere l'effetto dello sblocco per piccole imprese e aziende tessili, che verrà avviato il primo novembre

Quest'anno il Pil crescerà del 6,1%, due punti in più rispetto alle stime di aprile, e il prossimo anno si registrerà un ulteriore balzo in avanti del 4,1%.

Questa crescita robusta, che nel biennio supererà il 10%, permetterà di recuperare e superare il tonfo del -9% registrato nel 2020. (ilGiornale.it)

Su altre fonti

Il Pil corretto al rialzo, la corsa degli investimenti, l’export a livelli record, per una volta l’Italia è un caso positivo ma ora deve fare i conti con le incognite del caro-energia e della penuria di semiconduttori e di chip (la Repubblica)

“Nello spirito del messaggio che ha lanciato il presidente del Consiglio Draghi alla nostra assemblea - ha osservato - vorrei che non ci fossero nella prossima legge di bilancio nuove tasse. Mi riferisco anche alle cosiddette plastic e sugar tax: non è questo il momento di creare altre difficoltà alle imprese”. (L'HuffPost)

Sono queste le previsioni del Centro Studi di Confindustria (CSC), raccolte all’interno del rapporto “Quale economia italiana all’uscita dalla crisi?”. Dall’altro, invece, l’export di servizi non è più atteso ripartire quest’anno, ma solo nel 2022, rimanendo molto sotto i livelli pre-crisi (Innovation Post)

Le previsioni di autunno del Centro studi di Confindustria (CsC) indicano una «risalita più forte delle attese»: il Pil nel 2021 è visto in aumento del 6,1% e in crescita di un ulteriore 4,1% l'anno prossimo. (il Giornale)

L’aumento del costo della vita, inesistente per anni, riporta a galla timori di stagflazione, il caro vita con l’economia ferma. «Il Fondo monetario (Fmi) — ricorda de Bortoli — stima un aumento dei prezzi a fine anno del 4,3 per cento negli Usa e del 2,2 nell’Eurozona. (Corriere della Sera)

Secondo i dati presentati da AIFI e PwC Deals, nel primo semestre 2021 crescono raccolta (+194%), investimenti (+142%) e disinvestimenti (+76%). L’ammontare disinvestito, calcolato al costo storico di acquisto, si è attestato a 697 milioni di euro, contro i 395 milioni del primo semestre del 2020 (+76%) (Sicilia Economia)