BCE, Schnabel: "Economia area euro sta rallentando. Non esclusa recessione"

Borsa Italiana ECONOMIA

Gli indici dei responsabili degli acquisti (PMI) sono diminuiti notevolmente, non solo nel settore manifatturiero ma anche nei servizi.

È quanto affermain un'intervista alla Reuters, pubblicata sul sito della Bce. Alcuni dei rischi al ribasso che abbiamo identificato a giugno – evidenzia Schnabel – si stanno ora concretizzando.

Ad esempio, abbiamo assistito a un passaggio relativamente rapido dai prezzi dell'energia e dei prezzi alla produzione ai prezzi al consumo

Non è nemmeno chiaro che ci sarà una recessione tecnica nell'area dell'euro. (Borsa Italiana)

Ne parlano anche altri media

I dati Eurostat sembrano dare maggior concretezza alle sue preoccupazioni, se si considera che un anno fa il tasso era del 2,2%. A livello mensile l'inflazione nell'Eurozona è aumentata dello 0,1%, in rallentamento rispetto allo 0,8% di giugno e in linea con le attese. (la Repubblica)

Nell’intervista spiega poi che “anche se entrassimo in recessione, sarebbe abbastanza improbabile che le pressioni inflazionistiche scendano da sole. La Schnabel, riferendosi alla decisione della Bce di alzare i tassi di mezzo punto a luglio e alle prospettive per la riunione dell’8 settembre appare preoccupata dall’inflazione. (Contropiano)

Verso un nuovo aumento di 50 pb a settembre. “A luglio abbiamo deciso di aumentare i tassi di 50 punti base perché eravamo preoccupati per le prospettive di inflazione”, ha detto la Schnabel nell’intervista alla Reuters (Borse.it)

I tassi annualizzati più bassi sono stati registrati in Francia, Malta (entrambi 6,8%) e Finlandia (8,0%). Rispetto a giugno, l'inflazione è diminuita in sei Stati membri, è rimasta stabile in tre ed è aumentata in diciotto (La Gazzetta del Mezzogiorno)

I tassi annuali più alti sono stati registrati in Estonia (23,2%), Lettonia (21,3%) e Lituania (20,9%). L’inflazione annuale dell’Unione Europea è stata invece del 9,8%, in aumento rispetto al 9,6% di giugno (l’anno scorso era del 2,5%). (Il Fatto Quotidiano)

Tra i peggiori invece ancora Telecomitalia (-1,37%), seguita da Saipem (-1,28%) Sul Ftse Mib in cima al listino salgono Tenaris (+3,49%), Moncler (+2,36%), Prysmian (+2,35%), Interpump (+1,82%), Chn Industrial (+1,68%), Stmicroeletronics (+1,56%), Stellantis e Exor rispettivamente in rialzo dell'1,50% e dell'1,22%. (Milano Finanza)