L'inflazione sale ancora in Europa, per la Bce è massima allerta

Money.it ECONOMIA

“A luglio abbiamo deciso di aumentare i tassi di 50 punti base perché eravamo preoccupati per le prospettive di inflazione”, ha detto a Reuters in un’intervista

La Bce, quindi, rimane in massima allerta dinanzi ai dati non ancora incoraggianti sull’impennata dei prezzi.

La Banca centrale europea continuerà ad alzare il costo dei finanziamenti, secondo il membro del Consiglio direttivo Martins Kazaks, considerando che l’inflazione così alta sarebbe un danno assai più grave per l’economia. (Money.it)

La notizia riportata su altri media

Sul Ftse Mib in cima al listino salgono Tenaris (+3,49%), Moncler (+2,36%), Prysmian (+2,35%), Interpump (+1,82%), Chn Industrial (+1,68%), Stmicroeletronics (+1,56%), Stellantis e Exor rispettivamente in rialzo dell'1,50% e dell'1,22%. (Milano Finanza)

I tassi annualizzati più bassi sono stati registrati in Francia, Malta (entrambi 6,8%) e Finlandia (8,0%). - BRUXELLES, 18 AGO - Il tasso di inflazione annuale dell'area dell'euro si è attestato all'8,9% nel luglio 2022, in aumento rispetto all'8,6% di giugno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

C’è l’inflazione che preoccupa di più: “le preoccupazioni che avevamo a luglio non sono state alleviate”. La Schnabel, riferendosi alla decisione della Bce di alzare i tassi di mezzo punto a luglio e alle prospettive per la riunione dell’8 settembre appare preoccupata dall’inflazione. (Contropiano)

Parole che suggeriscono l’appoggio della Schnabel a un altro aumento di 50 pb potrebbe arrivare il mese prossimo. Verso un nuovo aumento di 50 pb a settembre. “A luglio abbiamo deciso di aumentare i tassi di 50 punti base perché eravamo preoccupati per le prospettive di inflazione”, ha detto la Schnabel nell’intervista alla Reuters (Borse.it)

Gli indici dei responsabili degli acquisti (PMI) sono diminuiti notevolmente, non solo nel settore manifatturiero ma anche nei servizi. È quanto affermain un'intervista alla Reuters, pubblicata sul sito della Bce. (Borsa Italiana)

Il pil regge nonostante la guerra. I tassi annuali più bassi sono stati registrati in Francia, a Malta (entrambe al 6,8%) e Finlandia (8%). I tassi annuali più alti sono stati registrati in Estonia (23,2%), Lettonia (21,3%) e Lituania (20,9%). (Il Fatto Quotidiano)