È morto Girolamo Archinà

È morto Girolamo Archinà
Taranto Buonasera INTERNO

È morto questa notte, nella sua abitazione, Girolamo Archinà, capo delle Relazioni esterne dell'Ilva durante la gestione della famiglia Riva. Aveva 78 anni, era stato aggredito da una malattia. Il nome di Archinà è legato, inevitabilmente, anche all'inchiesta "Ambiente Svenduto" ed al processo che a quella indagine, imperniata sulle accuse di disastro ambientale, è seguito. Soltanto pochi giorni fa si è celebrata la prima udienza in appello: la sentenza di primo grado è stata emessa il 31 maggio del 2021, con complessivamente 26 condanne per figure apicali della fabbrica, dirigenti, manager, politici per complessivi 270 anni di reclusione. (Taranto Buonasera)

La notizia riportata su altri media

L’ente camerale sassarese e Promocamera, l’Azienda speciale della Camera di Commercio, confermano l’impegno per il miglioramento delle competenze manageriali compatibili con le esigenze delle imprese – soprattutto di micro, piccola e media dimensione che caratterizzano il tessuto imprenditoriale locale – per fornire alle imprese del nord Sardegna tutte le necessarie competenze, sia quelle di base che quelle più avanzate ad alto valore aggiunto. (SARdies.it)

Nonché uno dei... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Quest’ultimi riguardano l'analisi statistica trimestrale della nati mortalità delle aziende, condotta da InfoCamere e per conto dell'Unioncamere, sugli archivi di tutte le Camere di Commercio italiane. (Tarantini Time Quotidiano)

Ilva Taranto, morto l’ex responsabile delle relazioni esterne Girolamo Archinà. Da una sua intercettazione Vendola fu indagato

Abbate, nei panni di cronista, fu deriso dall'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola durante una telefonata proprio con Archinà, intercettata dagli inquirenti nel luglio del 2010 e finita agli atti dell'inchiesta per il presunto disastro ambientale causato dall'acciaieria. (Corriere)

"Le molteplici attività di studio sin qui condotte dalla Regione hanno già evidenziato, in modo inequivoco e senza necessità di rinviare a ulteriori prove, l'esistenza di un nesso causale tra l'esposizione alle emissioni dello stabilimento siderurgico e gli effetti sulla salute della popolazione, in particolare in termini di mortalità per tumore del polmone e malattie cardiovascolari". (Tarantini Time Quotidiano)

Per lui la Corte di Assise tarantina ha deciso in primo grado la condanna a 21 anni e 6 mesi di reclusione. Nonché uno dei volti principali del processo Ambiente svenduto, sul presunto disastro ambientale di Taranto. (La Repubblica)