Perché Del Vecchio farà scappare i Doris di Mediolanum da Mediobanca?

Startmag Web magazine ECONOMIA

Banca Mediolanum ha insomma “fatto comprendere implicitamente di non avere gradito la posizione di Del Vecchio”, hanno sottolineato gli analisti di Citi.

Se cambia vogliamo essere liberi di vendere”, ha spiegato all’Ansa l’ad di Banca Mediolanum, Massimo Doris.

Se Del Vecchio salisse al 15 o al 20% in Mediobanca, è difficile che Mediolanum possa ancora avere un rappresentante nel cda dell’istituto di Piazzetta Cuccia (Startmag Web magazine)

La notizia riportata su altri giornali

L’amministratore delegato Massimo Doris ha spiegato che "se Del Vecchio decidesse di salire oltre il 10% supererebbe la quota del patto e diventare voto determinante in assemblea. Deve essere rinnovato il consiglio e se Del Vecchio salisse al 15 o 20% è difficile che Mediolanum possa ancora avere un rappresentante in Cda. (Advisoronline)

L'oggetto del contendere è il controllo di Mediobanca e, in particolare, le sue strategie futura. Ma quello che sta andando in scena è vero e proprio scontro veneto sugli assetti azionari di Mediobanca, il celebre istituto milanese di piazzetta Cuccia che custodisce, tra le altre cose, il pacchetto più cospicuo di azioni Generali. (Il Gazzettino)

Di conseguenza, il Consiglio ha deliberato una svalutazione di circa 67 milioni del valore di iscrizione delle azioni sopracitate. “Ci teniamo più flessibili e liberi per decidere di uscire se le cose prendessero una piega che non ci piace”, commenta Massimo Doris. (We Wealth)

Bene Fineco (+1,59%), Banco BPM (+1,06%), Unicredit (+0,44%) e Intesa (+0,33%). Male anche Bper (-0,91%) dopo che UBS ha deciso di ridurre il prezzo obiettivo da 4,4 a 4,25 euro. (Investire Oggi)

Il riferimento è all’uscita di scena di UniCredit (che lo scorso novembre ha ceduto l’intera quota dell’8,4%) e alla contemporanea ascesa di Leonardo Del Vecchio, oggi primo azionista con il 9,9%. L’analisi del grafico di Mediobanca evidenzia la correzione originata dal massimo pluriennale a 10,9840 euro toccato a inizio novembre, con il titolo sceso in prossimità dei supporti dinamici a 9,05/9,10. (Investire Oggi)

Ieri sera, a Borsa chiusa, Banca Mediolanum ha infatti annunciato la riclassificazione della partecipazione pari al 3,28% detenuta nell'ex salotto buono della finanza italiana. Il board di Piazzetta Cuccia è però in scadenza e a ottobre è in agenda il rinnovo. (ilGiornale.it)