Libia. Eni conferma pieno impegno in Libia. Descalzi vede al-Serraj

Notizie Geopolitiche ECONOMIA

Nonostante la crisi e la prepotente competizione turca, l’italiana Eni resta ancora oggi il principale produttore di idrocarburi nel Paese nordafricano, con circa 170mila barili di petrolio al giorno.

A renderlo noto è un comunicato del Cane a Sei Zampe che riafferma il costante supporto di Eni alla Libia per quanto riguarda l’accesso all’energia e la continuità del business.

E’ opportuno ricordare che Eni ha firmato un memorandum d’intesa con la General Electric Company of Libya (GECOL), la società elettrica nazionale libica, per la fornitura di pezzi di ricambio e per la formazione del personale. (Notizie Geopolitiche)

Su altre fonti

economia. Roma, 30 nov. Per Descalzi, quindi, "sarà fondamentale un coordinamento". (SassariNotizie.com)

Eni è principale produttore internazionale di idrocarburi in Libia, dove attualmente ha produzione netta di 170.000 barili di petrolio equivalente al giorno. L’introduzione, per la prima volta, di energie rinnovabili in Libia risponderà all’aumento della di energia elettrica per la popolazione senza aumentare il consumo locale di idrocarburi e le emissioni di CO2. (Energia Oltre)

In Italia Enel “ha progetti sull’idrogeno verde per 120 megawatt. Visti gli ingenti fondi che il Recovery fund metterà a disposizione, ci si potrebbe aspettare un po’ di competizione tra i colossi italiani del setore, ma Descalzi frena anche su questo punto: “Non c’è competizione: questo è un piano per l’Italia e giochiamo tutti nella stessa. (QuiFinanza)

L’Amministratore Delegato di Eni aveva precedentemente incontrato il Presidente della National Oil Corporation (NOC), Mustafa Sanalla, con il quale ha fatto il punto sullo stato dei progetti di Eni nel Paese. (PRP Channel)

Ha già chiesto per anni, troppi anni. "Se vogliamo spazzare via le piccole tasse e liberarci dei cavilli burocratici ben venga, ma colpire imprenditori, commercianti e chi crea posti di lavoro in Italia è totalmente sbagliato", prosegue il ministro degli Esteri. (ROMA on line)

La raffinazione sarà bio, ma resterà. Detto questo, certo che mi sento spessissimo con tutti. (Zazoom Blog)