Quel pasticciaccio brutto della sanità

Quel pasticciaccio brutto della sanità
Quotidiano Sanità INTERNO

Quel pasticciaccio brutto della sanità 19 APR di Claudio Maria Maffei Gentile direttore, partiamo dal grafico tratto dal Rapporto BES 2023 dell’Istat pubblicato su Qs di mercoledì scorso in cui si vede come nel 2023 la quota delle persone che in Italia hanno dovuto fare a meno delle cure ammonti al 7,6% sull’intera popolazione, in aumento rispetto al 7,0% dell’anno precedente. Nelle Marche questa percentuale nel 2023 è stata vicina al 10% (9,7%), mentre nel 2022 e nel 2019 era attorno al 7%. (Quotidiano Sanità)

Ne parlano anche altre testate

Aumentano le persone che rinunciano a prestazioni sanitarie necessarie a causa di problemi economici o legati all’offerta, per esempio le liste d’attesa troppo lunghe o la difficoltà nel raggiungere i luoghi di erogazione del servizio: da questo punto di vista il Piemonte registra la situazione peggiore in tutto il nord Italia (Cuneodice.it)

, probabilmente per recupero delle prestazioni sanitarie differite per il Covid-19 e difficoltà a riorganizzare efficacemente l’assistenza sanitaria. Il dato emerge dall’undicesima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) di Istat, l’Istituto centrale di statistica. (RIFday)

La componente della segreteria dei pensionati Cgil “La manifestazione nazionale indetta a Roma il 20 Aprile dalla CGIL, unitamente alla UIL, vedrà tra le tematiche trattate la “sanità pubblica”. Un comparto sempre più in affanno, a scapito dei cittadini. (Livesicilia.it)

Rinuncia alle cure, in Toscana grande sforzo organizzativo per contenere il fenomeno

Un dato che assegna alla Regione la maglia nera per numero di visite mancate nel nord Italia e che la pone, per valori nazionali in negativo, seconda solo alla Sardegna (dati Istat). La distribuzione per aree geografiche, inoltre, prova che si tratta di un problema diffuso lungo tutto lo Stivale: nord-ovest 7,5%, nord-est 6,4%, centro 7%, sud 6,2%, isole 8,5%. (Corriere della Sera)

Liste di attesa infinite, visite specialistiche rimandate anche per mancanza di soldi, milioni di persone che rinunciano a esami e accertamenti medici. (Corriere Romagna)

Hanno rinunciato a visite e accertamenti sanitari per problemi economici, di lista di attesa o difficoltà di accesso. (RIFday)