Biennale Arte, Bolivia: "Noi presenti per mettere in discussione gerarchie che parevano immutabili"

Biennale Arte, Bolivia: Noi presenti per mettere in discussione gerarchie che parevano immutabili

La Russia non espone alla 60/a Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, come già alla Mostra precedente, inaugurata due mesi dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina. Ma il padiglione aperto nel 1914 su progetto di Aleksei Shchusev, architetto dello zar poi alla corte di Stalin, non è rimasto chiuso, come lo era stato nel 2022, dopo che il curatore Raimundas Malasauskas e gli artisti Aleksandra Sukhareva e Kirill Savchenkov si erano dimessi in segno di protesta per "questa guerra politicamente e umanamente intollerabile". (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altre testate

Venezia, 17 apr. - Chiuso fino a nuovo ordine, in attesa di cessate il fuoco. Il padiglione di Israele alla sessantesima Biennale d'Arte di Venezia non ha aperto i battenti; i visitatori invece possono leggere un cartello esposto sulla porta d'ingresso che avverte della chiusura "sino a che non sarà pattuito un cessate il fuoco e non saranno liberati gli ostaggi" nelle mani di Hamas. (Il Sole 24 ORE)

Luca Beatrice 18 aprile 2024 (Liberoquotidiano.it)

VENEZIA. Non si placa la protesta, anzi, monta fino a infiammare la Biennale di Venezia, che invece di inaugurare mostre e padiglioni, sembra voglia varare un nuovo corso che si rifà storicamente a un passato fatto di slogan e bandiere date alle fiamme. (La Stampa)

Biennale di Venezia. Ruth Patir: “Abbiamo chiuso le porte del Padiglione d'Israele per non perdere l'umanità”

La pratica, tradizionale del ricamo e della tessitura collettiva, che era stata abbandonata con l’urbanizzazione, è tornata al centro della vita di molte persone. Così come quella, altrettanto sociale, dell’augurio e del saluto, che comprende ora, dopo l’inizio dei bombardamenti russi nel febbraio del 2022, “passa una notte tranquilla”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La prova è alla Biennale di Venezia dove - fra proteste, opere esposte e scelte curatoriali - i Padiglioni nazionali diventano la cartina di tornasole della geopolitica. Del resto il nuovo presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, ieri lo ha detto chiaramente: «Il padiglione di Israele che decide di non aprire, nell'assoluto della verità capovolge l'atto estremo dell'artista nel mettersi in opera al servizio della verità: il cessate il fuoco. (ilGiornale.it)

Venezia. La vita si è interrotta in Israele. (la Repubblica)