Coronavirus: - 85,4% di immatricolazioni a marzo, mercato auto a picco - Carrozzeria
La drammatica caduta delle vendite di auto in marzo è interamente dovuta all’emergenza coronavirus e al conseguente blocco della stragrande maggioranza delle attività produttive.
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, è comunque assolutamente necessario che i pubblici poteri intervengano immediatamente per scongiurare il rischio che la filiera della distribuzione dell’auto subisca danni irreversibili. (Car Carrozzeria)
Ne parlano anche altri media
Mercato auto Italia, LE STIME DI FEDERAUTO — Il dato fortemente negativo registrato a marzo non sarà un caso isolato dal momento che non c’è una data sulla possibile, seppur graduale, riapertura delle attività produttive ed economiche in Italia. (La Gazzetta dello Sport)
Per i veicoli industriali invece si chiede un forte aiuto per incentivi all'acquisto di nuovi veicoli (con un fondo triennale di 450 milioni) al di sopra delle 3,5 tonnellate e una proroga dei tempi del super ammortamento. (la Repubblica)
Tutto questo è molto preoccupante per la tenuta del sistema occupazionale delle concessionarie: nel 2007-2019, di fronte ad un calo del 23,2%, persero il lavoro circa 30.000 addetti. Concretamente c’è da aspettarsi che fra marzo ed aprile il mercato auto possa perdere 350.000 pezzi ed un possibile calo del 60% su base annua ove dovessero permanere i provvedimenti attualmente in vigore. (Finanzaonline.com)
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Vogliamo però andare controcorrente rispetto ai vari bollettini della sconfitta e della sfiga, perché pensiamo che nel medio periodo il coronavirus possa in parte sostenere il mercato dell’auto, soprattutto quello di fascia bassa. (Indiscreto)
In marzo le immatricolazioni di autovetture in Italia hanno subito un calo dell’85,4%, attestandosi a quota 28.326 unità. “La drammatica caduta delle vendite di auto in marzo è interamente dovuta all’emergenza coronavirus – argomenta CSP – e al conseguente blocco della stragrande maggioranza delle attività produttive”. (Finanzaonline.com)
