Apple rimuove WhatsApp e Threads dall'App Store in Cina

Apple rimuove WhatsApp e Threads dall'App Store in Cina

Apple ha rimosso due app di Meta dall’App Store in Cina su richiesta del governo cinese. Sia WhatsApp che Threads non sono più disponibili sull’App Store, impedendo nuove installazioni delle app di messaggistica e social. Advertising Il Wall Street Journal ha riportato per la prima volta lo sviluppo giovedì sera negli Stati Uniti. Il WSJ afferma che Apple è stata invitata dall’alto regolatore internet in Cina a rimuovere le app Threads e WhatsApp dalla disponibilità per gli utenti iPhone in Cina. (iSpazio)

Se ne è parlato anche su altre testate

Pechino mira a Washington e assesta un doppio all'indirizzo degli Usa: ordina ad Apple di rimuovere WhatsApp e Threads di Meta Platforms dal suo App Store cinese per indefiniti «motivi per la sicurezza nazionale» e vara le prime misure antidumping a stretto giro dal proposito espresso dal presidente americano Joe Biden di triplicare i dazi su acciaio e alluminio made in China. (leggo.it)

MeteoWeb (MeteoWeb)

In breve il governo ha chiesto e Apple ha ubbidito, motivando con un secco “obbligati a seguire le leggi dei Paesi in cui operiamo, anche quando non siamo d’accordo”. Secondo quanto pubblicato dal Wall Street Journal le due note applicazioni di Meta non possono più essere scaricate sugli iPhone venduti in Cina e la stessa sorte pare sia toccata anche a Signal e Telegram. (Lo Zoo di 105)

La Cina ordina ad Apple di rimuovere WhatsApp e Threads

Apple ha rimosso WhatsApp e Threads di Meta Platforms dal suo app store in Cina, dopo aver ricevuto un ordine da Pechino legato a "motivi di sicurezza nazionale". Rimosse anche le piattaforme di messaggistica Signal, Telegram e Line. (LA STAMPA Finanza)

Leggi tutta la notizia Apple ha accettato l'ordine delle autorità cinesi di rimuovere WhatsApp e Threads dall'App Store locale. (Virgilio)

La Cina ha ordinato ad Apple di rimuovere le App di messaggistica WhatsApp e Threads dall’App Store locale per “ragioni di sicurezza nazionale”. Lo riporta il Wall Street Journal. “Siamo obbligati a seguire le leggi dei paesi in cui operiamo, anche quando non siamo d’accordo“, il commento di un portavoce della Apple. (LAPRESSE)