Coronavirus,Ferrari pronta alla fase 2: app per tracciare i contatti dei dipendenti e screening con esami del sangue

Il Messaggero ECONOMIA

Coronavirus, Ferrari presenta il suo piano di fase 2 per la ripartenza post emergenza sanitaria Covid19: il progetto 'Back on Track', 'Torna in pista', prevede tre fasi.

La seconda fase è quella dello screening sanitario dei collaboratori Ferrari: su base volontaria saranno sottoposti a esami del sangue mirati a verificare eventuale contagio del coronavirus.

Infine l'opportunità per ciascun collaboratore di servirsi di una app, con tracciamento dei contatti, per un supporto medico sanitario nel monitoraggio della sintomatologia del virus. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altre testate

I clienti Ferrari hanno così deciso di partecipare alla raccolta fondi Covid-19 e Ferrari ha scelto la strada di donare l’importo equivalente al singolo contributo, raddoppiando di fatto la cifra finale. (Autoappassionati.it)

Una possibilità che si può estende, per chi lo desidera, all’intera ‘comunità Ferrari’, vale a dire i familiari dei collaboratori. Un’App attraverso la quale tenere sotto controllo eventuali sintomi da coronavirus e nel caso rintracciare le persone con cui si è entrati in relazione. (il Resto del Carlino)

La riapertura delle sedi di Maranello e Modena secondo tempistiche definite dalle autorità nazionali. Uno screening dei collaboratori Ferrari, su base volontaria, con esami del sangue. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il piano è nato dalla collaborazione con un pool di virologi - tra cui il professor Roberto Burioni - ed esperti ed è stato patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna. - MARANELLO, 08 APR - Ferrari presenta il suo piano di 'fase 2', per la ripartenza post emergenza sanitaria: il progetto 'Back on Track', 'Torna in pista', prevede tre fasi. (Giornale di Sicilia)

E’ già partito lo screening volontario a tappeto fra i dipendenti del Cavallino: test sierologici che appureranno se il personale della casa di Maranello è entrato in contatto col Covid-19 e se ha sviluppato gli anticorpi, in modo da poter programmare in sicurezza la ripartenza dell’attività, una volta che il governo avrà dato il via libera. (La Stampa)

Le prime risorse sono state subito messe a disposizione del territorio di Modena, dove è nato Enzo Ferrari. Proprio in questi giorni, in virtù della donazione Ferrari, l'Ausl di Modena sta utilizzando queste tecnologie per alcuni pazienti positivi al virus con patologie neurologiche, ospitati all'interno delle Case Residenza Anziani della provincia. (Il Messaggero)