La ministra Roccella contestata: se ne va senza parlare | Video iO Donna

La ministra Roccella contestata: se ne va senza parlare | Video iO Donna
Io Donna INTERNO

Roma, 9 mag. La ministra della Famiglia, della Natalità, delle Pari Opportunità, Eugenia Roccella - contestata duramente da un gruppo di studentesse dell'"Assemblea Transfemminista di Aracne" - ha lasciato gli Stati Generali della Natalità in corso all'Auditorium Conciliazione di Roma senza intervenire. (Io Donna)

La notizia riportata su altri media

I militanti dei collettivi studenteschi se ne sono appena andati - e al loro arrivo alla facoltà di Lettere della Sapienza alcuni compagni li hanno accolti con applausi: «Ben fatto! Basta con i fascisti e con gli oscurantisti» - e intanto, in preda a sgomento e paura, restano centinaia di ragazze e di ragazzi all’auditorium di via della Conciliazione, volontari delle associazioni cristiane, di un mondo non etichettabile come destra o come ascari del governo anzi pieno di giovani cattolico-democratici. (ilmessaggero.it)

La ministra Roccella ha lasciato gli Stati generali della natalità senza pronunciare il suo intervento. Un gruppo di studenti hanno interrotto il convegno con fischi e cori, impedendole di parlare. Al termine della contestazione, i ragazzi sono stati identificati dalla polizia. (L'HuffPost)

Cecilia Strada, attivista per i diritti umani, ex presidente di Emergency, figlia di Gino e Teresa, è capolista per il Pd alle europee nel nordovest. La censura è quando chi ha il potere toglie la parola a chi ne ha molto meno, non una semplice contestazione non violenta». (il manifesto)

Roccella, Serracchiani: 'Diritto di parola deve essere garantito a lei come a Scurati'

Per impedirle di parlare (cioè di esprimere le sue idee) è stata montata nel pubblico una gazzarra (a sua volta utilizzata per manifestare idee, silenziando quelle avverse). Nei confronti della ministra un simile episodio era già avvenuto l’anno scorso al Salone del Libro di Torino. (La Stampa)

“Stigmatizzo un’interruzione con tanta veemenza e preclusione al confronto”. (Adnkronos)

"Sostengo le parole di Mattarella: nella nostra democrazia tutti hanno diritto di parola. (Tiscali Notizie)