Lavori mai fatti, ma pagati. Truffa milionaria - La Voce di Rovigo

Lavori mai fatti, ma pagati. Truffa milionaria - La Voce di Rovigo
La Voce di Rovigo INTERNO

Spiega la nota stampa del comando provinciale della Guardia di finanza - ha disposto un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza nei confronti di 3 soggetti nei cui confronti sono emersi gravi indizi di colpevolezza per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato e auto-riciclaggio (rappresentanti legali delle 4 società coinvolte, di fatto inesistenti) finalizzato alla confisca per equivalente delle disponibilità finanziarie e di beni immobili (un edificio residenziale di tre piani e due terreni agricoli), sino a concorrenza di oltre 1,7 milioni di euro. (La Voce di Rovigo)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L'operazione ha portato al sequestro preventivo di crediti d’imposta falsi per un valore complessivo di 3.750.000,00 euro. Tutto ruotava attorno a una società edile che, attraverso la presentazione di lavori di recupero edilizio falsi, aveva accumulato una notevole quantità di crediti d’imposta. (Oggi Treviso)

«Lavori? Macché, questi non avevano nemmeno mai messo un bullone», svela uno degli investigatori che ha seguito il caso. Altro che cantieri, altro che impalcature: il grande imbroglio del bonus delle facciate questa volta si è consumato sulle carte. (Il Piccolo)

Una misura su nuovi controlli da parte di tecnici comunali e vigili urbani potrebbe essere inserita all’interno della legge di conversione del del decreto 39/2024, che sta affrontando l’iter parlamentare a partire dal Senato. (Informazione Fiscale)

NORD EST - Ennesima frode sul 'Bonus facciate': 13 imprenditori denunciati, sequestro da 4 milioni di euro

Il grande banchetto delle truffe Superbonus e incentivi edilizi vari viene cubato da via XX Settembre intorno ai 15 miliardi. (Liberoquotidiano.it)

Una frode ai danni dello stato con la creazione di crediti di imposta fittizi generati con il bonus facciate e dal valore di 3 milioni e 750 mila euro. (Il Friuli)

presso il Tribunale di Trieste su richiesta della Procura della Repubblica locale, ha lo scopo di impedire la compensazione o la monetizzazione di tali crediti d’imposta, accumulati nel 2021, derivanti da attestazioni false riguardanti lavori di recupero edilizio connessi al “bonus facciate” e la richiesta di cessione a terzi. (tviweb)