L'Italia è tra i Paesi più ignoranti d'Europa, l'Istat: «Livelli di scolarizzazione tra i più bassi»

Leggo.it INTERNO

Tra il 2002 e il 2019 il distacco con l’insieme dei Paesi dell’Unione si è ridotto da 7,3 a 3,3 punti percentuali.

La crescita dell’istruzione è andata di pari passo con la riduzione della dispersione scolastica, che tocca soprattutto i maschi.

L’Italia presentapurtroppo anche con riferimento alle classi d’età più giovani nonostante negli anni la diffusione dell’istruzione sia considerevolmente cresciuta. (Leggo.it)

Su altre fonti

Sempre in termini congiunturali diminuiscono, per la prima volta dallo scorso agosto, le vendite di beni alimentari. Le vendite dei beni non alimentari sono in calo del 37,4% in valore e del 37,8% in volume, mentre le vendite dei beni alimentari mostrano variazioni positive (rispettivamente +1,5% in valore e +0,4% in volume). (Milano Finanza)

Ora se si vorrà riprovare con un nuovo campione, bisognerà ordinare una nuova partita da 150mila kit per test sierologico, mentre quelli fatti sono solo da buttare. I test sierologici erano stati gratuitamente messi a disposizione dalla società farmaceutica Abbott. (Sputnik Italia)

Più di un terzo delle imprese, si legge ancora nella Nota Istat (circa 360 mila unità, 24,3% degli occupati, 21,2% del valore aggiunto) ha dichiarato di non avere adottato alcuna strategia per fronteggiare la crisi. (Adnkronos)

Secondo la stima preliminare dell’Istat, le vendite al dettaglio hanno registrato a maggio un aumento del 25,2% rispetto al mese prima. Tra le differenti forme distributive, l’e-commerce registra una ulteriore e forte accelerazione, confermandosi come l’unico settore in crescita in termini tendenziali. (Finanzaonline.com)

Un ulteriore elemento di resilienza,conclude lo studio Istat, è legato al fatto che nelle imprese produttive e sistemiche si riscontra una maggiore tendenza sia verso strategie espansive (28,7%) sia verso strategie di riorganizzazione (43,4%). (Adnkronos)

Maggio, con la fase 2 dell’emergenza Coronavirus, porta nel commercio al dettaglio un aumento delle vendite rispetto ad aprile del 24,3% in valore e del 25,2% in volume con «un parziale recupero» dei forti cali dei due mesi precedenti. (Gazzetta di Parma)