“Sono salvo”. I feriti dell'esplosione alla centrale di Suviana hanno prima chiamato casa. “Poi li abbiamo sedati”

La Repubblica INTERNO

BOLOGNA – «I feriti più gravi, anche con ustioni estese, quando siamo arrivati noi camminavano e parlavano ancora. Abbiamo dovuto addormentarli per intubarli, temendo che le ustioni interne li avrebbero soffocati, ma prima tutti hanno chiesto di telefonare a casa. Volevano dire alla mamma o alla moglie che si erano salvati e stavano per essere portati in ospedale. I parenti ci chiedevano dove sar… (La Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Lo ha detto il prefetto di Bologna, Attilio Visconti, parlando dei tempi per svuotare la centrale idroelettrica di Bargi, nel lago di Suviana. "Ci sono degli aspetti tecnici da valutare perché, se certi macchinari performanti non sono reperibili sul mercato in tempi brevi, le tempistiche sono soggette a queste dinamiche. (Corriere)

– Come svuotare la centrale dopo l’esplosione di Suviana che continua ad essere invasa dall’acqua, arrivata fino al piano -7? E’ al momento l’interrogativo più pressante, anche per permettere all’inchiesta di proseguire su un doppio binario, assieme alla raccolta delle testimonianze dei superstiti. (il Resto del Carlino)

Lo fa con una delegazione composta dall’ad Salvatore Bernabei, dal responsabile Italia Egp Carlo Pignoloni e dal direttore delle relazioni esterne del gruppo Enel Nicolò Mardegan, che ha incontrato ieri a Palazzo Caprara, tra gli altri, rappresentanti della Regione, il sindaco di Camugnano Marco Masinara e il padrone di casa, prefetto Attilio Visconti. (il Resto del Carlino)

Centrale di Suviana, controlli sull'inquinamento del lago: «Analisi complesse sull'acqua, nuovi punti di monitoraggio»

Arpae in prima linea a Suviana per garantire in ogni istante la qualità dell’acqua del bacino. Un compito complesso che andrà via via intensificandosi per l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia, quando, a inizio maggio, si comincerà a svuotare la centrale idroelettrica e a purificare l’acqua intrappolata nella struttura. (Corriere)

Secondo quanto si apprende, le falle sono due: la prima, sotto controllo, è quella legata all’afflusso dalla fonte sorgiva mentre la seconda riguarda una paratia, rimasta parzialmente aperta dopo l’incidente, che può essere chiusa solo manualmente. (Report Pistoia)

Poi l’onda d’urto”. Il tempo di affacciarsi alla tromba delle scale, di rendersi conto che da qualche parte, giù ai piani più bassi della centrale, c’è stata un’esplosione. (La Repubblica)