Covid. Vaccini al via anche tra gli amministrativi

LA NAZIONE SALUTE

L’edificio di riferimento è il numero 3 che, a pieno regime, è in grado di attivare 14 laboratori per la somministrazione.

Il pisano e presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo interviene proprio sulla mancanza di dosi.

Pisa, 25 gennaio 2021 - Sono 7mila le vaccinazioni previste dall’Azienda ospedaliera pisana.

Coperti anche i primi amministrativi ma le ultime prenotazioni sono state sospese "al momento per il noto ritardo nazionale delle consegne", fa sapere proprio l’Aoup. (LA NAZIONE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’efficacia del vaccino Sputnik V è confermata al 91,4% sulla base dell’analisi dei dati del punto di controllo finale degli studi clinici, mentre nei casi gravi di coronavirus la percentuale è del 100%. (TG24.info)

Covid19, a 2675 è stata somministrata la seconda dose. Sono 3092 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi, domenica 24 gennaio 2021 all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 17.30). (La Nuova Periferia)

In Italia, per esempio, questa riduzione ha portato Pfizer a ridisegnare la distribuzione tra le regioni in modo quasi arbitrario. Dopo lo stop alla produzione, Pfizer è pronta a riprendere le consegne del vaccino contro il Coronavirus: «Dalla prossima settimana la fornitura tornerà a regime». (Open)

La Calabria, infatti, si arresta al 42,3% delle somministrazioni rimanendo l'ultima in Italia con meno delle metà delle dosi inoculate sulle oltre 48mila ricevute. Nell'incertezza sulla distribuzione dei vaccini la Regione Calabria ha deciso di dare priorità ai richiami e sfruttare le oltre 20mila dosi rimaste per garantire a tutti la seconda dose. (Il Lametino)

La vittima non ha ricevuto il vaccino presso il dipartimento sanitario della Contea. Era stato vaccinato contro il Covid poche ore prima di morire il 21 gennaio 2021", si afferma in un post su Facebook. (Sputnik Italia)

'ABRUZZO TORNA IN FASCIA GIALLA, 60 MILA ANZIANI PRENOTATI PER IL VACCINO MA NON SI CONOSCONO I TEMPI. Dal 31 gennaio saremo in zona gialla. Dal rischio focolai alla campagna vaccinale che va avanti, nonostante il razionamento delle dosi: «Dopo gli anziani, sarà il turno di insegnanti e forze dell'ordine. (Certa stampa)