Vaccino anti Covid, scontro tra AstraZeneca e l’Unione Europa: cosa sappiamo

QuiFinanza ECONOMIA

L’Unione Europea ha già finanziato con 336 milioni di euro di fondi pubblici gli stock prodotti prima del via libera al vaccino anti Covid di AstraZeneca.

Il numero di dosi da dare ai Paese membri dell’Unione Europea non sarebbe stato infatti scritto nel contratto, che prevede semplicemente un “best effort” da parte della casa produttrice del vaccino anti Covid.

Per la rappresentante europea non può esserci una gerarchia nei quattro impianti elencati nell’intesa siglata, considerando che anche quelli britannici rientrano nell’accordo. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altre testate

(Adnkronos). Le pressioni dell'Ue su AstraZeneca iniziano a produrre i primi effetti, ma non si placa lo scontro con l'Unione europea. Starmer riconosce però che occorre "trovare una soluzione" alla "guerra di parole" in corso con la Ue. (Adnkronos)

Sos delle autorità sanitarie. Più di un milione di persone sono morte per complicazioni legate a Covid-19 nel continente americano. Il primo milione di dosi del vaccino di AstraZeneca, ha detto il ministro della Sanità Zweli Mkhize, arriverà dall'India lunedì 1 febbraio. (La Stampa)

A tal proposito ieri è avvenuto un incontro tra le due parti in causa che però si è concluso senza un accordo. Malgrado le tensioni AstraZeneca si sarebbe impegnata a recapitare 17 milioni di dosi entro la fine di febbraio; l’Italia dovrebbe riceverne 2,5 milioni. (Tecno Android)

Nel pomeriggio, c’è stata una nuova doccia fredda per gli europei: non è più il 60% in meno delle dosi promesse nel primo trimestre, perché solo un quarto sarà consegnato ai paesi Ue. Iskra Reic, vice-presidente esecutivo per l’Europa e il Canada, ha dovuto spiegarsi di fronte alla Commissione, dopo le forti polemiche per il taglio delle consegne delle dosi del vaccino anglo-svedese, per il quale la Ue ha investito preventivamente 336 milioni di euro per ottenere 400 milioni di dosi. (Il Manifesto)

Come nel caso di Pfizer il contratto è stata firmato sulla base di consegne trimestrali. Secondo Bruxelles è falso, a differenza di quanto dichiarato da Soriot ad alcuni quotidiani, che ci siano problemi in alcuni stabilimenti europei. (Il Fatto Quotidiano)

Da qui l’accordo per 40,38 milioni di dosi in tutto, con circa 16 milioni previste per il primo trimestre. Dai limiti per gli over 65 all’efficacia troppo bassa, le dosi ora ridotte all’osso non ci aiuteranno così tanto. (Open)