Autostrade, ore cruciali: incontro al ministero con i vertici di Aspi e Atlantia

Rai News ECONOMIA

Perché chiunque poteva essere su quel ponte, e tutti noi passiamo su ponti e viadotti quotidianamente".

Per le vittime innocenti che quel maledetto crollo ha causato e per le implicazioni per la sicurezza di tutti gli italiani.

La Corte Costituzionale ha confermato ieri che estromettere i Benetton dalla ricostruzione del ponte di Genova fu legittimo e costituzionale.

Tutti sapevano che la gestione sarebbe andata ad Autostrade: era già previsto all'inizio del percorso". (Rai News)

Su altri media

LA DECISIONE DELLA CONSULTA – A dar forza all’esecutivo, il recente pronunciamento della Consulta che ha ritenuto non illegittimo estromettere ASPI dalla ricostruzione del Ponte Morandi. I Cinquestelle chiedono senza se e senza ma la testa dei Benetton ma la partita, per quanto complessa, è ancora da giocare e passa proprio dal loro ridimensionamento. (QuiFinanza)

La prima prevede l’ingresso in Autostrade di Cdp ed F2i che costruirebbe un veicolo speciale per l’occasione. Complessivamente metterebbero sul tavolo 1,2 miliardi destinati ad acquistare il 50% di Autostrade per l’Italia, mandando in minoranza la famiglia Benetton. (Quotidiano del Sud)

Loro sono i protagonisti, hanno purtroppo perso tempo". E il viceministro Stefano Buffagni: "Secondo noi i Benetton devono uscire dalla gestione delle nostre autostrade. (la Repubblica)

I giuristi interpellati dal ministero aprono alla possibilità che la clausola secondo cui, in caso di revoca anche dovuta da grave inadempimento del concessionario, il governo sarebbe tenuto a pagare ad Aspi i ricavi “prevedibili” fino alla scadenza del contratto al netto delle varie spese e di alcune correzioni (quindi tra i 15 e i 20 miliardi di euro), sia nulla. (Sky Tg24 )

E così tocca ai tecnici recapitare l’ultimatum al concessionario controllato dalla Atlantia dei Benetton: entro domenica dovrà consegnare una proposta “vantaggiosa per lo Stato”, altrimenti scatterà la revoca. (Il Fatto Quotidiano)

Quindi o arriva una proposta della controparte che è particolarmente vantaggiosa per lo Stato oppure procediamo alla revoca, pur consapevoli che comporta insidie giuridiche“. (FormulaPassion.it)