Atlantia: Benetton disposti a cedere controllo Autostrade. M5S di Di Battista invoca nazionalizzazione

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A scendere dovrebbe essere dunque Atlantia: una discesa importante, dall’88% a una soglia addirittura inferiore al 50%.

Vale la pena ricordare che i Benetton, attraverso Edizione, controllano il 30% di Atlantia, che a sua volta detiene una partecipazione pari all’88% nel capitale di Autostrade.

Secondo il Sole il controllo di ASPI non sarebbe più un tema per Atlantia e potrebbe avvenire con un aumento di capitale. (Finanzaonline.com)

Se ne è parlato anche su altre testate

I Cinquestelle chiedono senza se e senza ma la testa dei Benetton ma la partita, per quanto complessa, è ancora da giocare e passa proprio dal loro ridimensionamento. LA DECISIONE DELLA CONSULTA – A dar forza all’esecutivo, il recente pronunciamento della Consulta che ha ritenuto non illegittimo estromettere ASPI dalla ricostruzione del Ponte Morandi. (QuiFinanza)

Loro sono i protagonisti, hanno purtroppo perso tempo". rep Approfondimento Conte attacca il Pd: “Ha perso tempo”. (la Repubblica)

Come altro investitore ci sarebbe Cdp che potrebbe trasformare in capitale un po’ dei debiti che vanta verso la società. La prima prevede l’ingresso in Autostrade di Cdp ed F2i che costruirebbe un veicolo speciale per l’occasione. (Quotidiano del Sud)

Quindi o arriva una proposta della controparte che è particolarmente vantaggiosa per lo Stato oppure procediamo alla revoca, pur consapevoli che comporta insidie giuridiche“. (FormulaPassion.it)

I giuristi interpellati dal ministero aprono alla possibilità che la clausola secondo cui, in caso di revoca anche dovuta da grave inadempimento del concessionario, il governo sarebbe tenuto a pagare ad Aspi i ricavi “prevedibili” fino alla scadenza del contratto al netto delle varie spese e di alcune correzioni (quindi tra i 15 e i 20 miliardi di euro), sia nulla. (Sky Tg24 )

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