Mutui, di quanto aumenteranno ancora nel 2022

idealista.it/news ECONOMIA

I tassi dei mutui saliranno ancora più rapidamente. Lo dice l’ Osservatorio MutuiSupermarket.it, secondo cui, dal confronto della curva dei Futures sull’Euribor a 3 Mesi, si evince che le aspettative sull’andamento atteso del costo del denaro aumentano più in fretta del previsto. Di quanto aumenteranno i mutui nel 2022 A metà settembre i mercati preannunciavano un aumento del costo del denaro pari al 2% entro la fine dell’anno, per poi raggiungere il 2,50% a giugno e assestarsi tra il 2,25% e il 2,5% per i successivi 4 anni e mezzo. (idealista.it/news)

La notizia riportata su altri giornali

Sandra Riccio Inflazione, è allarme mutui: ormai verso il 3,5%. Per il tasso variabile 80 euro in più al mese (La Stampa)

Report di 24MAX, società di mediazione creditizia del Gruppo Re/Max .Dopo un primo incremento di 50 punti a luglio, a settembre la Banca centrale europea ha alzato nuovamente i tassi di interesse di altri 75 punti base (0,75%), portando così il costo del denaro a +1,25%. (Tribuna Economica)

Per chi ha oggi un mutuo a tasso variabile quello attuale potrebbe essere un momento difficile da superare. A fronte di tassi molto vantaggiosi offerti dalle banche fino al primo semestre dell’anno, oggi i mutuatari sono tutti consapevoli di andare incontro a importanti aumenti. (Panorama)

Nello stesso periodo la rete ha raggiunto i 117 corner finanziari operativi in altrettante agenzie Remax sul territorio nazionale, con una crescita del 17% anno su anno. (SimplyBiz - Dedicato a chi opera nel mondo del credito)

L’Istituto di Francoforte è intervenuto sul costo del denaro aumentando il livello dei tassi di 75 punti base a settembre, portando il tasso di riferimento dallo 0,50% all’1,25%. Le tensioni geopolitiche seguite all’aggressione russa all’Ucraina hanno innescato una fase di crescita galoppante dell’inflazione, che si è riverberata sul costo dei mutui immobiliari. (in20righe.it)

La guerra al caro-prezzi ora passa attraverso il rialzo record dei tassi da 75 punti base, deciso dalla Bce (i tassi di riferimento, quindi, salgono all’1,25%). Si è trattato di una scelta difficile, ancor più di quella del 21 luglio, quando la Bce alzò i tassi d’interesse per la prima volta dopo undici anni mettendo fine all’era dei tassi negativi; allora il rialzo da 50 punti base — più alto delle attese — servì anche a convincere i falchi a dare vita allo scudo anti-spread, varato all’unanimità. (Corriere della Sera)