L'economia italiana tornerà sopra il livelli pre-crisi nella prima metà del 2022: le previsioni di Confindustria

Innovation Post ECONOMIA

Le previsioni del CSC per il 2022 parlano infatti di una perdita del 3,7% dei consumi rispetto ai livelli del 2019.

Sono queste le previsioni del Centro Studi di Confindustria (CSC), raccolte all’interno del rapporto “Quale economia italiana all’uscita dalla crisi?”.

Dall’altro, invece, l’export di servizi non è più atteso ripartire quest’anno, ma solo nel 2022, rimanendo molto sotto i livelli pre-crisi

Secondo le previsioni del CSC, gli investimenti nel 2022 saliranno su un livello molto superiore al pre-crisi (+17,7% rispetto al 2019). (Innovation Post)

Ne parlano anche altre testate

Ovviamente va messo in conto anche il rischio di nuove varianti (ma questo vale per tutti i Paesi) L’economia italiana tornerà sopra i livelli pre-crisi nella prima metà del 2022, in anticipo rispetto alle attese iniziali. (Corriere della Sera)

E’ lo scenario delineato dal Centro Studi Confindustria che stima una crescita del 6,1% per l’anno in corso, 2 punti in più rispetto alle previsioni di aprile, seguito da un ulteriore +4,1% nel 2022. “Nello spirito del messaggio che ha lanciato il presidente del Consiglio Draghi alla nostra assemblea - ha osservato - vorrei che non ci fossero nella prossima legge di bilancio nuove tasse. (L'HuffPost)

«Il Fondo monetario (Fmi) — ricorda de Bortoli — stima un aumento dei prezzi a fine anno del 4,3 per cento negli Usa e del 2,2 nell’Eurozona. L’aumento del costo della vita, inesistente per anni, riporta a galla timori di stagflazione, il caro vita con l’economia ferma. (Corriere della Sera)

Per l’economia italiana è più vicino il traguardo di un ritorno sui livelli precedenti lo shock Covid. Inoltre la manovro, «nello spirito del messaggio lanciato dal Presidente del Consiglio Draghi» all’assemblea degli industriali, non deve prevedere «nuove tasse». (Giornale di Sicilia)

Soltanto nel 2016 era stato raggiunto un valore più alto in termini di ammontare investito nel primo semestre. Secondo i dati presentati da AIFI e PwC Deals, nel primo semestre 2021 crescono raccolta (+194%), investimenti (+142%) e disinvestimenti (+76%). (Sicilia Economia)

Il Pil corretto al rialzo, la corsa degli investimenti, l’export a livelli record, per una volta l’Italia è un caso positivo ma ora deve fare i conti con le incognite del caro-energia e della penuria di semiconduttori e di chip (la Repubblica)