L'Ocse: l'Italia rischia ancora molto. E la Grecia crescerà il doppio di noi

ilGiornale.it ECONOMIA

Fino al 2021 faremo meglio della Grecia, ma già dal 2022 Atene registrerà una crescita del 6.6%, il doppio dell'Italia.

Incertezze che non fanno escludere un dato complessivo del Pil 2020 peggiore del previsto.

«C'è da attendersi un contributo negativo dell'industria alla variazione del Pil, che è atteso diminuire rispetto al terzo».

Una revisione con il segno meno relativa al terzo trimestre del 2020, firmata dall'Istat che resta comunque il più ottimista tra gli osservatori. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre fonti

L'unica certezza è che sarà la Cina il paese con il maggior recupero che porterà Pechino a pesare un terzo dell'economia mondiale. Ciò riflette una revisione al rialzo di una stima fatta a settembre che indicava un calo del 4,5% del PIL reale. (Euronews Italiano)

Pil e tasso di disoccupazione. Il tasso di disoccupazione italiano salirà dal 9,4% atteso per quest’anno all’11% nel 2021 per poi calare leggermente al 10,9% nel 2022. Secondo l’Ocse, il Pil del mondo si contrarrà del 4,2% nel 2020, per poi rimbalzare a +4,2% nel 2021 e di un ulteriore +3,7% nel 2022. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Il Pil mondiale nel quarto trimestre del 2020 dovrebbe scendere del 3% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, mentre per l’Eurozona e gli Stati Uniti il calo dovrebbe essere rispettivamente del 7,3% e del 3,2%. (quoted business)

Le ultime notizie sui vaccini, ha proseguito, "hanno suscitato ottimismo e dissipato le nebbie dell'incertezza. (America Oggi)

Nel rapporto sulle “Prospettive economiche”, l’Ocse ha avvertito l’Italia che “la ripresa sarà lenta e disuguale”. Questo – sottolinea l’organismo – aggraverà il mercato del lavoro e le disuguaglianze regionali”. (Il Domani d'Italia)

Il tasso di disoccupazione sarà del 9,4 per cento quest’anno per poi arrivare all’11 per cento nel 2021 e al 10,9 per cento nel 2022. La creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto per le categorie poco qualificate, le donne e i giovani, ritornerà solamente nel 2022, quando il vaccino contro il coronavirus si sarà diffuso. (elivebrescia.tv)