Ritirato dal mercato un lotto di scottona venduta presso i punti vendita Lidl

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L'alimento ha come marchio di identificazione IT 2533/S CE, con lotto numero 507007 da consumarsi preferibilmente entro la data indicata del 14/08/2020.

Il prodotto viene venduto, con denominazione di vendita “Tartare di bovino adulto-scottona”, in confezioni da circa 200 grammi l’una ed è prodotto dalla ditta Marfisi Carni srl presso lo stabilimento di Contrada Paglieroni snc.- 60030 Treglio (CH). (LaVoceDiAsti.it)

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Le confezioni a rischio sono quelle da 200 gr, prodotte dalla ditta Marfisi Carni srl presso lo stabilimento di Contrada Paglieroni snc.- 60030 Treglio (CH), marchio identificativo IT 2533/S CE. Il Ministero della Salute ha richiesto il ritiro immediato di un lotto di tartare di bovino adulto – scottona 200 gr venduto da Lidl, a causa di un elevato rischio di contagio microbiologico. (greenMe.it)

Ritiro alimentare, le indicazioni del Ministero della Salute. Il Ministero della Salute, all’interno della circolare riportata sul suo sito web ufficiale, segnala ai consumatori come doversi comportare. (RicettaSprint)

Il lotto incriminato, nella confezione da 200 grammi, è il 507007 con scadenza indicata al 14/08/2020. Le infezioni da Salmonella spp. (Sky Tg24 )

Il prodotto richiamato dai mercati è un lotto di carne commercializzato da Lidl Italia con denominazione di vendita TARTARE DI BOVINO ADULTO – SCOTTONA in confezioni da circa 200 gr ciascuna. (Cuneo24)

inlineadv. Il richiamo. L’avviso, che risale al 7 agosto ma pubblicato dal ministero lo scorso lunedì, interessa alcune confezioni da 200 grammi di Tartare di Bovino adulto – scottona. In particolare, come si legge nell’avviso pubblicato sul portale del ministero, il richiamo dell’intero lotto è stato necessario per la presenza di Salmonella spp in alcuni campioni analizzati della carne confezionata. (Teleclubitalia.it)

La Lidl ha riscontrato la salmonella nella carne scottona e precisamente nella tartare di bovino adulto da 200 gr. Sono le catene di supermercati Lidl e Metro che hanno dovuto ritirare dai loro scaffali alcuni prodotti che presentavano il batterio. (Yeslife)