Freddo, termosifoni accesi fino al 30 aprile - Reggiosera

REGGIO EMILIA – A Reggio Emilia si possono accendere i termosifoni fino al prossimo 30 aprile, per un massimo di sette ore al giorno. Lo dispone un’ordinanza firmata dal sindaco Luca Vecchi, “considerate le previsioni meteo che evidenziano, anche per i prossimi giorni, un sensibile calo delle temperature, al di sotto della media stagionale”. (ReggioSera.it)

Su altre testate

– Visto il calo delle temperature degli ultimi giorni che ha portato la neve anche nel Bolognese e gli episodi di maltempo come temporali e grandine. (il Resto del Carlino)

In considerazione del perdurare del forte abbassamento delle temperature, il Comune della Spezia ha prorogato, con ordinanza del sindaco, l’autorizzazione all’accensione degli impianti termici fino a 6 ore giornaliere fino al 29 aprile compreso. (CittaDellaSpezia)

Parma e Verona sono le prime città che hanno deciso di riaccendere i termosifoni, almeno fino a fine mese. Ma ci sono anche Brescia, Pordenone, Reggio Emilia e anche città del Centro. (QuiFinanza)

CASALE MONFERRATO – Il brusco calo delle temperature ha spinto anche il Comune di Casale ad adottare un’ordinanza per consentire l’accensione degli impianti di riscaldamento nelle case. In particolare, nella città monferrina, fino al 1° maggio compreso, si potranno accendere i termosifoni per un massimo di 6 ore nell’arco della mattinata e della sera, escludendo le ore centrali del giorno. (Radio Gold)

In risposta alle insolite condizioni del tempo di questi giorni, e le possibili ripercussioni sulla popolazione più fragile, il Comune di Rimini ha emesso un’ordinanza che autorizza, a partire da oggi fino al 29 aprile compreso, l’accensione facoltativa degli impianti termici di riscaldamento e termosifoni per tutte le categorie di edifici. (AltaRimini)

SARONNO – “In seguito al calo delle temperature di questi giorni, l’Amministrazione comunale ricorda che la vigente normativa che disciplina la materia dà la possibilità di accensione degli impianti di riscaldamento anche al di fuori del periodo previsto (15 ottobre – 15 aprile), in presenza di situazioni climatiche avverse che ne giustifichino l’esercizio, per una durata massima di sette ore giornaliere”. (Il Saronno)