Fed, il braccio di ferro continua

Milano Finanza ECONOMIA

L'ultima schermaglia nel braccio di ferro in corso tra i mercati finanziari e la Federal Reserve (Fed) si è verificata ieri, con quest'ultima che ha riaffermato la sua posizione da falco. Questo ha seguito in gran parte la trama stabilita alla fine del 2022, quando il rally delle obbligazioni e degli asset più rischiosi, che si basava su un cedimento finale della Fed, è stato solo temporaneamente interrotto dalla dichiarazione di dicembre della Fed. (Milano Finanza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In occasione della prima riunione del 2023, la Federal Reserve ha dovuto affrontare priorità contrastanti: come riconoscere i progressi compiuti sul fronte dell’inflazione – e segnalare che i rialzi dei tassi non continueranno all’infinito – pur mantenendo un orientamento sufficientemente restrittivo della politica monetaria e misurato rispetto a un’ampia gamma di asset. (Start Magazine)

Le cose migliorano, non c’è più lo spettro di una crescita incontrollabile dei prezzi delle materie prime, dell’energia, del cibo. Ora i timori si concentrano soprattutto sul costo del lavoro (Corriere della Sera)

La decisione è stata in linea con le aspettative del mercato. Niente di nuovo sul fronte occidentale. (Scenari Economici)

Di conseguenza, il Comitato ha mantenuto invariata la frase chiave del comunicato, che “prevede rialzi in corso nell’intervallo target”. Che cosa ha deciso la Fed di Powell. Il commento di Daleep Singh, Chief Global Economist di PGIM Fixed Income (Start Magazine)

Il tono della dichiarazione è stato in linea con le previsioni, con la FOMC che ha indicato che il picco dei tassi è all’orizzonte. Come ampiamente previsto, ieri la Federal Reserve Open Market Committee (FOMC) ha alzato l’intervallo target dei fondi federali di 25 punti base (pb) al 4,50-4,75%. (Start Magazine)

Per la Fed, si tratta dell’ottavo rialzo consecutivo e non sarà certamente l’ultimo, come ha annunciato ieri il Federal Open Market Committee, braccio monetario della Federal Reserve. Oggi sarà la volta della Bce, che dovrebbe procedere con una stretta di 50 punti base, portando il tasso di riferimento al 3%. (QUOTIDIANO NAZIONALE)