Fed e tassi, Powell: ‘crescita inflazione rallentata, ma necessarie prove di calo sostenibile’

Borse.it ECONOMIA

Fed e tassi, Powell: ‘crescita inflazione rallentata, ma necessarie prove di calo sostenibile’ Focus sui mercati sugli annunci arrivati ieri dalla Fed di Jerome Powell e sulle parole proferite in conferenza stampa dallo stesso presidente. Nel comunicato con cui il Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, ha annunciato le proprie decisioni, si legge che l’inflazione “in qualche modo è rallentata, ma rimane elevata”. (Borse.it)

Ne parlano anche altre fonti

Che cosa ha deciso la Fed di Powell. Il commento di Daleep Singh, Chief Global Economist di PGIM Fixed Income Di conseguenza, il Comitato ha mantenuto invariata la frase chiave del comunicato, che “prevede rialzi in corso nell’intervallo target”. (Start Magazine)

Il tono della dichiarazione è stato in linea con le previsioni, con la FOMC che ha indicato che il picco dei tassi è all’orizzonte. Come ampiamente previsto, ieri la Federal Reserve Open Market Committee (FOMC) ha alzato l’intervallo target dei fondi federali di 25 punti base (pb) al 4,50-4,75%. (Start Magazine)

Le cose migliorano, non c’è più lo spettro di una crescita incontrollabile dei prezzi delle materie prime, dell’energia, del cibo. E i tassi più elevati hanno posto fine al surriscaldamento del mercato immobiliare. (Corriere della Sera)

Nella riunione di febbraio 2023, la Federal Reserve ha alzato di 25 punti percentuali l’intervallo di riferimento per il tasso sui fed funds, portandolo al 4,5%-4,75%, riducendo l’entità dell’aumento per la seconda volta consecutiva, ma spingendo comunque i costi di finanziamento ai massimi dal 2007. (Scenari Economici)

Per la Fed, si tratta dell’ottavo rialzo consecutivo e non sarà certamente l’ultimo, come ha annunciato ieri il Federal Open Market Committee, braccio monetario della Federal Reserve. È iniziata la due giorni delle banche centrali, con la mossa della Fed che ha alzato il costo del dollaro di altri 25 punti base, fino al 4,50-4,75%, ai massimi dal 2007. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

In occasione della prima riunione del 2023, la Federal Reserve ha dovuto affrontare priorità contrastanti: come riconoscere i progressi compiuti sul fronte dell’inflazione – e segnalare che i rialzi dei tassi non continueranno all’infinito – pur mantenendo un orientamento sufficientemente restrittivo della politica monetaria e misurato rispetto a un’ampia gamma di asset. (Start Magazine)