Governo-sindacati, accordo sul taglio del cuneo per i lavoratori dipendenti

Corriere della Sera INTERNO

La platea interessata sarà, secondo i calcoli del Tesoro, di 16 milioni di lavoratori: 11,7 quelli che già prendono il bonus Renzi più 4,3 milioni di beneficiari del nuovo bonus Conte.

In questo modo si distribuiranno i 3 miliardi di euro stanziati dalla legge di Bilancio per quest’anno.

Quelli che già prendono il bonus Renzi (redditi fino a 26.660) si vedranno aumentare il netto in busta paga di altri 20 euro al mese, arrivando a 100 euro. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Fisco: taglio per 16 milioni lavoratori, 100 euro mese per redditi fino a 28mila euro. Per questi lavoratori il beneficio nel 2020 sarà quindi di 600 euro. Una ulteriore fascia di lavoratori, i 2,6 milioni tra 28mila e 35mila euro, otterrà un beneficio tra i 100 e gli 80 euro al mese, che calerà ancora, fino ad azzerarsi, per altri 950mila dipendenti che si collocano entro i 40mila euro di reddito. (Il Messaggero)

E questo bonus ora viene assegnato anche a 750 mila contribuenti che arrivano sino al tetto di 28 mila euro, compresa la fascia 24.600-26.600 euro che oggi percepisce in maniera decrescente gli 80 euro. (La Stampa)

Per i redditi fino a 26.600 euro il taglio del cuneo fiscale rimarrà sotto forma di bonus. I sindacati hanno preferito la seconda soluzione: un po’ meno soldi in busta paga ma distribuiti su una platea più ampia. (Il Mattino)

Conte ha spiegato che il taglio interesserà i redditi fino a 40 mila euro, con l’ex bonus 80 euro che arriverà a 100 euro al mese per chi guadagna fino a 28 mila euro, per poi scendere con un doppio sistema di decalage. (Il Riformista)

Milioni di italiani si ritroveranno in tasca fino a mille euro in più a regime”. “E’ una misura che certifica in modo inoppugnabile che la manovra riduce le tasse a lavoratori e alle famiglie“. (La Legge per Tutti)

"Un primo passo di una più generale riforma fiscale", spiega il ministro dell'Economia Gualtieri. "Non soddisfa tutti ma è passo importante" dice la leader Cisl Furlan. (Il Messaggero)