Suzuki: entro il 2030 17 novità a batteria, ma nessuno addio alle endotermiche

Quattroruote ECONOMIA

La Suzuki è pronta ad abbracciare la mobilità elettrica, con il lancio di 17 modelli a batteria entro il 2030 e investimenti sull'elettrificazione per 2 mila miliardi di yen (circa 14 miliardi euro al cambio attuale), ma non ha alcuna intenzione di abbandonare le tecnologie tradizionali. E' quanto emerge dal nuovo piano industriale, incentrato sul proposito di raggiungere la "carbon neutrality" in Giappone ed Europa per il 2050 e in India per il 2070. (Quattroruote)

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La Suzuki mira a raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio in Giappone e in Europa entro il 2050 e in India entro il 2070. La Suzuki ha annunciato la sua strategia di crescita fino al 2030 incentrata sul motto Sho-Sho-Kei-Tan-Bi (più piccolo, meno, più leggero, più corto, più bello), che si focalizza sul cliente. (AlVolante)

Il ritorno sulla scena europea avverrà nei prossimi anni, con una proposta elettrica. Il primo modello a debuttare sul mercato, la prima Suzuki elettrica in Europa, sarà la eXV nella versione di serie. (Auto.it)

Suzuki Swift: il nuovo modello al debutto nel 2023. Quali sono le altre prossime auto elettriche di Suzuki? La Suzuki Jimny elettrica sarà sul mercato europeo. L’anticipazione dei modelli per l’Europa si è distinta per la presenza della Suzuki Jimny elettrica. (Periodico Daily)

Da pochi giorni Suzuki ha annunciato l’arrivo della sua prima auto elettrica (durante l’Auto Expo di New, con il concept eVX che anticipa il prossimo modello). D’altronde, con l’addio alla MotoGP, la Casa giapponese non aveva nascosto le sue intenzioni: tra i motivi dell’abbandono, anche la volontà di dedicarsi a soluzioni di alimentazione alternative, concentrando le proprie risorse sul futuro . (InMoto)

Tra le grandi novità per il marchio giapponese ci dovrebbe essere anche una Suzuki Jimny elettrica, con una svolta importante per l’iconico fuoristrada in miniatura che avrà così una sua declinazione alla spina che consentirà al modello di vivere una seconda vita dopo le restrizioni in termini di emissioni che avevano relegato la piccola off-roader alla sola categoria N1 per l’immatricolazione. (FormulaPassion.it)

Ora però, i tempi obbligano a scelte più radicali ed era inevitabile che la casa nipponica si convertisse in questo senso. E' il caso di Suzuki, che tra i primi e in maniera massiccia per i suoi modelli europei ha puntato sull'ibrido leggero, senza andare oltre. (Avvenire)