Coronavirus in Trentino, altra giornata drammatica con 13 morti e 176 positivi. Molto alto il rapporto contagi/tamponi

il Dolomiti INTERNO

Molto alto il rapporto contagi/tamponi si attesta al 23,8%.

Coronavirus in Trentino, altra giornata drammatica con 13 morti e 176 positivi.

Molto alto il rapporto contagi/tamponi si attesta al 23,8%. TRENTO.

Sono 176 i nuovi positivi e 13 i decessi registrati nelle ultime 24 ore.

Molto alto il rapporto contagi/tamponi. Sono stati analizzati 740 tamponi, 176 i test risultati positivi.

(il Dolomiti)

Se ne è parlato anche su altre testate

La percentuale dei contagi resta dello 0,4 % con 231 attuali positivi nella città del Longano. Resta stabile il numero dei ricoverati e non si registrano situazioni di pericolo nelle scuole. (24live.it)

Immediatamente sono stati sottoposti a tampone anche i pazienti degenti della struttura e sono emersi una ventina di casi per fortuna tutti senza sintomi. ono asintomatici, creato reparto specifico all'interno della struttura di riabilitazione. (Cronache Maceratesi)

Bollettino coronavirus Italia 1 dicembre: contagi, guariti e decessi. La situazione illustrata dal bollettino del Ministero della Salute di oggi 1 dicembre è la seguente: il numero totale di persone che hanno contratto il virus è pari a 1.620.901 e l’incremento rispetto a ieri è di 19.350 nuovi casi. (Money.it)

Le vittime sono 785 in 24 ore, per un totale di 56.361, mentre le terapie intensive diminuiscono ancora a 3.663 (-81). Vittime, guariti e tamponi. approfondimento. Coronavirus, la situazione in Italia: grafici e mappe. (Sky Tg24 )

Un’estensione del divieto – spiega Boccia – mirato a non buttare via i sacrifici fatti nelle ultime settimane e soprattutto i sacrifici degli operatori sanitari. Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha proposto un divieto temporaneo di spostamento anche tra zone gialle. (Vesuvius.it)

IL 118. Antonella Barbi è un medico di pronto soccorso, lavora al 118, per una vita sulle ambulanze e da un anno o poco più in centrale operaiva. C’è anche riconoscenza ma in noi c’è rabbia perché non ce la facciamo più, siamo spremuti al massimo, cadiamo come pedine. (Il Mattino)