L’Europa è alla ricerca di gasolio, ma il Medio Oriente non lo fornirà

Scenari Economici ECONOMIA

L’Europa ha aumentato le importazioni di carburanti dal Medio Oriente e dagli Stati Uniti in vista del divieto dell’UE sulle importazioni via mare di prodotti petroliferi raffinati russi. Prima del divieto, l’Europa era ancora il principale acquirente di gasolio russo e dovrà aumentare notevolmente le importazioni da fornitori non russi dopo l’entrata in vigore dell’embargo, domenica. Tuttavia, il Medio Oriente – nonostante l’aggiunta di capacità di raffinazione pianificata negli ultimi anni – potrebbe non essere in grado di soddisfare la domanda europea a causa dei ritardi nella messa in funzione di alcune nuove raffinerie. (Scenari Economici)

Su altri media

''Nuovo allarme dei consumatori sul fronte della benzina'' a causa dell'embargo sui prodotti russi, che scatterà da oggi. In una nota l'associazione ricorda che da oggi ''verrà meno un milione di barili al giorno provenienti dalla Russia, spingendo i vari paesi a rifornirsi di benzina e gasolio presso altri Stati come Cina e Stati Uniti, con conseguenti maggiori costi di trasporto, senza contare le possibili speculazioni legate alla corsa agli accaparramenti''. (La Sicilia)

Ma davvero la guerra non ha inciso sull’andamento dell’economia russa? La scorsa settimana il Fondo monetario internazionale ha persino rivisto al rialzo le sue previsioni per l’economia russa, prevedendo una crescita dello 0,3% nel 2023. (Periodico Daily)

/11 Ansa Prezzo benzina, dal self alla manutenzione: i consigli per risparmiare sul pieno (Sky Tg24 )

Embargo e price cap su tutti i derivati dell’oro nero russo: due armi in un colpo solo per - nelle parole della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen - «far pagare a Putin il prezzo della sua atroce guerra». (ilmessaggero.it)

Prepariamoci a un’altra stangata. Scatta, infatti, lo stop a tutte le importazioni di prodotti raffinati dalla Russia, diesel compreso, con un effetto a cascata anche sulle nostre tasche. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Questo significa che, sulla base dei consumi di carburante registrati in Italia nel 2022, pari a 10.384 miliardi di litri di benzina e 28.526 miliardi di litri di diesel, lo scorso anno grazie alla crescita dei listini alla pompa si sono registrati extra-profitti per 9,39 miliardi di euro: 1,973 miliardi sulla verde, 7,417 miliardi sul gasolio Soldi che sono usciti dalle tasche dei cittadini per finire in quelle di compagnie petrolifere, intermediari e distributori. (Salernonotizie.it)